
Il capannone in costruzione a Castiglione d’Adda (del quale “Il Cittadino“ si è occupato sull’edizione di martedì 21 aprile, Ndr) desta perplessità per più ragioni: la inusuale rapidità dell’edificazione, la consistente volumetria, la sua collocazione in un’area protetta come il Parco Adda Sud, l’invasività che interrompe uno skyline paesaggistico sinora inalterato, la vicinanza con il Cimitero cittadino e con un percorso ciclopedonale. Tutto questo nonostante, come si può leggere nel sito del Parco, che l’obbiettivo del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco stesso è quello di “coniugare la presenza dell’uomo e delle sue attività nel suo complesso perseguendo non solo la conservazione degli ambienti naturali e delle risorse paesaggistiche culturali ancora presenti, ma anche la ricostituzione graduale di quegli ambienti compromessi e degradati”. Da anni il territorio si interroga sull’obbiettivo di uno sviluppo sostenibile, che tenga in equilibrio l’esigenza di nuovi insediamenti produttivi e abitativi con la tutela del suolo, che è un bene prezioso per la nostra terra, anche per gli evidenti risvolti turistici. In realtà siamo tutti d’accordo a parole, poi si procede disordinatamente, fuori dall’idea di un governo organico del territorio. Per questo anche un’Organizzazione come la nostra, che ha a cuore l’obbiettivo di un rapporto intelligente tra l’economia e l’ambiente, sente il dovere di rivolgere alcune domande, alle quali speriamo che qualcuno voglia rispondere, per un elementare principio di responsabilità e di trasparenza. Perché si continua a consumare suolo anche là dove dovrebbe essere preservato e non si valorizzano abbastanza le aree già urbanizzate? Perché si continua a costruire nuovi capannoni anche in aree, come il basso lodigiano, dove non mancano strutture che sono libere e che non aspettano altro che di essere acquistate o affittate? Quali sono le ragioni che hanno portato il Parco Adda Sud ad autorizzare un nuovo edificio così invasivo dentro un frammento tanto pregevole del nostro ecosistema? L’Amministrazione comunale di Castiglione d’Adda che ruolo ha avuto nella vicenda e che valutazioni ha fatto o intende fare? A costruzione realizzata, come si pensa di collegarla alla rete stradale esistente, dal momento che mancano collegamenti adeguati e che l’accesso diretto alla provinciale è impraticabile? Le Associazioni ambientalistiche, di cui apprezziamo il ruolo e la preparazione, non hanno nulla da dichiarare?
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