Ho letto l’articolo apparso sul Cittadino di Lodi sabato 9 giugno riguardante la presentazione del calendario scolastico per il prossimo anno 2012-2013. Leggo che “nel fissare le giornate di apertura e chiusura delle scuole va considerata l’organizzazione dei servizi connessi all’attività didattica A COMINCIARE DAL TRASPORTO”. Più avanti leggo che “con questo calendario il sistema scolastico e quello degli enti locali dimostrano di saper lavorare in sintonia e con efficacia andando incontro alle esigenze delle famiglie”.Mi sento di dover segnalare i disagi subiti dalle famiglie la settimana scorsa. A sorpresa gli studenti delle scuole superiori di Lodi che risiedono in provincia si sono visti privare della possibilità di recarsi a scuola l’ultimo giorno di lezione in quanto il servizio di trasporto scolastico effettuato dalla Line è terminato il giorno 8 giugno, il giorno 9 è entrato in vigore l’orario estivo. Gli avvisi relativi sono stati affissi alla fine della settimana precedente sui pullman, troppo tardi perché i genitori della maggior parte dei ragazzi avevano già provveduto all’acquisto dell’abbonamento settimanale 7 giorni, inutile non avendo i pullman di sabato, era sufficiente il 5 giorni, e comunque difficilmente i ragazzi badano a questi avvisi e ne riferiscono a casa. Molti ne sono venuti a conoscenza leggendo il «Cittadino» la settimana scorsa quando è stata pubblicata una mia lettera e poi un articolo al riguardo. Per quanto ho sentito da altri genitori e anche da mia figlia che ne ha parlato con gli amici nessuno si è premurato di avvisare le famiglie, il risultato è che abbiamo pagato per un servizio del quale non abbiamo usufruito, che tanti ragazzi hanno perso l’ultimo giorno di scuola, tanti che non sapevano niente hanno aspettato inutilmente il pullman alla fermata e tanti genitori dopo aver pagato il pullman hanno dovuto utilizzare la macchina e relativa benzina sobbarcandosi decine di chilometri tra andata e ritorno da Lodi per due volte in una mattinata. Mi sembra palese che qualcosa non funziona nell’organizzazione dei servizi connessi all’attività didattica, ed è dimostrata scarsa sensibilità alle esigenze delle famiglie. Togliere ai ragazzi la possibilità di recarsi a scuola non mi sembra cosa degna di una società civile.La giustificazione che mi è stata data la settimana scorsa dall’assessorato provinciale ai trasporti è che avendo utilizzato una parte delle risorse per finanziare il tesserone non è stato possibile far girare i pullman il duecentoseiesimo giorno di scuola, il calendario trasporti prevede 205 giorni, (quindi i due calendari non coincidono), e l’utilizzo di risorse per l’ultimo giorno sarebbe stato uno spreco in quanto l’ultimo giorno di scuola è, a detta dell’ufficio provinciale, notoriamente giorno di festa e i ragazzi si sentono già in ferie, inutile quindi recarsi a scuola. Mi domando allora perché non terminare le lezioni il penultimo giorno, che senso ha far lavorare insegnanti e tutto il personale della scuola se non ci sono i ragazzi? So benissimo che non stiamo attraversando un periodo facile, ma tagliare l’unico mezzo di trasporto che hanno gli studenti per arrivare a Lodi è per me inaccettabile, a Comazzo al di là del trasporto scolastico non abbiamo altri mezzi per raggiungere Lodi.In Line settimana scorsa mi hanno detto che c’è il pullman di linea che da Zelo raggiunge Lodi ma vi immaginate come possa un solo pullman raccogliere gli studenti di Paullo Merlino Marzano Comazzo Lavagna Zelo e via via tutti i paesi verso Lodi? In provincia hanno frettolosamente, venerdì 8, pensato bene di deviare la corsa del pullman in partenza da Tribiano. Quindi sabato mattina la corsa è stata anticipata ed è passata da Comazzo alle 6.40 quando normalmente il pullman scolastico passa alle 7.10, peccato che nessun ragazzo sia stato informato e quindi posso tranquillamente immaginare che neanche uno studente si sia fatto trovare alla fermata in quell’orario, anzi qualcuno era in attesa inutile alle 7.20. Alla faccia dell’attenzione agli sprechi.Cordiali saluti
© RIPRODUZIONE RISERVATA