Traffico, ecco tutte le ragioni di un quotidiano ingorgo

Nell’articolo del 1° agosto la vostra gentile corrispondente definisce critica la situazione traffico a Codogno, evidenziando alcuni passaggi particolarmente importanti.A mio avviso si scorda di sottolineare come tutto il lodigiano (a partire dal capoluogo) soffra di un opprimente soffocamento da traffico. Le cause di tale pericolosa (per la nostra salute) situazione sono molteplici: non vorrei trascurarne di importanti, come la presenza massiccia di logistica e il spropositato numero di centri commerciali, ipermercati, discount e via proliferando, la metà dei quali probabilmente inutili, o commercialmente superflui, che non si capisce bene perché siano sorti. Per quanto riguarda strettamente la nostra città, balzano all’occhio la tracotanza e il menefreghismo col quale tanti, troppi si muovano in auto per i più piccoli spostamenti, intasando vie spesso piccole ed inadeguate a tale mole di traffico.Se a ciò aggiungiamo le cervellotiche scelte di amministrazioni passate, il quadro da piccolo ingorgo paesano è completo.Non parliamo dei parcheggi: molti sono coloro che parcheggiano dove e come vogliono: se prendiamo viale Resistenza e viale Cairo, abbiamo un esempio lampante di inciviltà, mentre all’incrocio tra le vie Diaz, Carducci e Dante è difficile non trovare auto ferme sull’incrocio medesimo, direttamente sulle strisce, con le quattro frecce (ma mi facciano il piacere!), magari per andare dal locale lattaio, tabacchino o in un altro negozio vicino. In compenso, né in un caso né nell’altro, mai visto un vigile urbano.Da pedone incallita, finirò la mia denuncia-sfogo parlando dei ciclisti: ora, che uno possa andare contromano non lo giustifico, ma a volte posso persino capirlo; il problema è un altro: godendo di fatto della più totale ed incondizionata immunità (possono passare sotto il naso a vigili o carabinieri, che quelli neppure se ne accorgono), i ciclisti “fuorilegge”, e sono tanti, hanno col tempo, a Codogno, assunto una concezione di completa impunità, che si tramuta spesso e volentieri in arroganza, tanto da permettere a costoro di muoversi non solo in sfregio alle più elementari regole della strada, ma pure senza idea e cognizione, mettendo spesso a rischio la propria incolumità, convinti addirittura di avere ragione loro anche quando, non paghi di andare controsenso, lo fanno stando in mezzo alla strada, non rispettando neppure le precedenze, o andando a tutta velocità, ecc., ecc.Mettere mano ad una situazione di complicata lettura e che col tempo è andata peggiorando non sarà facile: se qualcuno ci vuoi provare, ma ne dubito, mi permetta di rivolgergli un sentito “in bocca al lupo”.

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