Una delusione direttamente proporzionale alle attese

Gentile direttore,chi Le scrive è un Assistente Giudiziario in servizio presso la Procura della Repubblica di Lodi che come quasi tutti gli Uffici Giudiziari e Uffici Pubblici in generale versa sotto organico in misura quasi non più sostenibile, infatti per quanto riguarda la Procura siamo oltre il 40%.Come si può ben immaginare il personale in servizio è costretto a ritmi forsennati per poter fare fronte alle incombenze che l’Ufficio richiede e deve trasformare le stesse in risposte dirette all’utenza, che in materia di Giustizia devono essere la più rapide possibili, ma viste le condizione date risultano sempre più improbabili.Questa premessa si è resa necessaria perché non più tardi di qualche mese fa e precisamente il 28.10.2015 con comunicato ufficiale della Procura Generale della Repubblica e della Corte di Appello di Milano, dalle quali dipendiamo, ci si informa che in data 19.10.2015 è stato firmato il nuovo Protocollo d’intesa con Regione Lombardia diretto alla riqualificazione del personale in Cassa Integrazione colpito dalla crisi, non si comprende perché non altre categorie di disoccupati ed i giovani come previsto all’interno del protocollo d’intesa, volto a potenziare la capacità di lavoro degli Uffici giudiziari attuando work experience di 12 mesi all’interno degli Uffici medesimi, tralascio i numeri delle precedenti esperienze, anche perché presso il nostro Ufficio presero servizio solo due lavoratori, nei confronti dei quali nutro profonda stima per la serietà e professionalità dimostrata nel breve periodo presso di noi.Si può comprendere con quale trepidazione si sono per mesi attese le indicazioni sull’avvio delle nuove esperienze, orbene in data 12.05.2016 le tanto desiderate determinazioni arrivano e Le assicuro che la prospettiva di un imminente arrivo di personale stata accolta con entusiasmo anche perché alla Procura della Repubblica di Lodi viene autorizzata la possibilità di selezionare 10 lavoratori che verrebbero ad integrare il personale per almeno un anno e in fase di blocco del turn-over, vuol dire riprendere un poco di fiato in attesa di sviluppi a seguito della riforma della Pubblica Amministrazione.Come sempre succede la delusione è direttamente proporzionale alle attese cariche di speranza, infatti nell’avviso della Dote Unica Lavoro si nascondono una serie di condizioni che a mio parere, ma non solo, scoraggiano qualsiasi interessamento da parte dei lavoratori e posso provare a spiegarne alcune tra le quali balza immediatamente all’attenzione che le work experience sono riservate ai percettori di ammortizzatori sociali e ne sono esclusi i disoccupati senza reddito e già questo restringe non di poco la platea dei lavoratori potenzialmente interessati e se ne comprenderà la ragione tra un momento, infatti poco più avanti nella lettura del disposto si arriva al capitolo delle retribuzioni, che per inciso si riferiscono a minimo 24 ore settimanali di prestazione lavorativa e per minimo 14 giorni al mese di presenza in Ufficio, pena il mancato rimborso per trasporto e vitto, ma veniamo ai numeri: per un lavoratore che viene da ambito regionale viene previsto un rimborso di € 195,00 ogni 30 giorni che diviso 96 ore fa la bella cifra di € 2,31 per ora lavorata e non è tutto perché esistono rimborsi per lavoratori che provengono da ambito provinciale e comunale che fanno rispettivamente € 169,00 e € 122,00, a voi il calcolo orario, scusate dimenticavo di dire che il precedente progetto prevedeva un rimborso di ben € 87,00 per 20 ore settimanali a quei lavoratori che vi dicevo prima, ma non è tutto in quanto i suddetti rimborsi sono cumulabili e di conseguenza possono far scattare l’aliquota IRPEF e andare ad intaccare anche le indennità di disoccupazione.Ben facile da capire perché non vengano presi in considerazione i lavoratori disoccupati senza indennità, perché sarcasticamente verrebbe da dire: cosa diavolo gli tassiamo? Ma a parte le battute, quale lavoratore, visti i costi di trasporto e spese varie può permettersi di aderire ad un simile progetto di riqualificazione che non offre neppure una remota possibilità di poter rimanere in Amministrazione una volta giunti al termine del percorso, lascio a chi legge ogni ulteriore considerazione.Si potrebbe sicuramente dire che visto che si è titolari di indennità di disoccupazione, tanto vale farli lavorare, certamente la motivazione potrebbe avere un senso se al termine del percorso siano previsti sbocchi lavorativi, ma non è così. Pensare che la Dote prevista è di ben € 4.870.827,58. Domanda ma quanti lavoratori potrebbero essere assunti a tempo determinato con una simile cifra? Ah dimenticavo di dire che tutto questo può essere attivato solo attraverso operatori accreditati da Regione Lombardia che naturalmente assorbono una parte importante delle risorse messe a bilancio. Mi si consenta anche una ulteriore battuta: ma non combattiamo il caporalato? Ma di fronte a certe cifre erogate da Enti Pubblici come le vogliamo definire?Un’altra amara considerazione mi deriva dal fatto che sono oramai 7 anni che il contratto della Pubblica Amministrazione non viene rinnovato e che solo nella scorsa Legge di Stabilità sono stati stanziati ben 300 milioni di Euro per il suddetto rinnovo che fanno circa ben € 7,00 lordi per ogni lavoratore che attualmente in assenza di contratto percepiscono circa € 12,00 di vacanza, perciò in caso di rinnovo ogni lavoratore vedrebbe non un aumento in busta paga ma anzi una riduzione di € 5,00, mi verrebbe da dire “per favore non rinnovate”.Mi scuso per lo spazio che mi sono preso ma tanto mi sentivo di dire vista la situazione degli Uffici Giudiziari, che continuano a funzionare tra mille difficoltà anche grazie alla splendida professionalità degli operatori amministrativi e credo che sia giunto il momento di smettere con la delegittimazione del dipendente pubblico e vorrei ricordare che non molto tempo addietro si è stati vittime di aggressioni che in qualche caso hanno avuto esiti tragici.Distinti saluti.

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