Un’occasione per riflettere sul lavoro dei soci costruttori

Egregio Direttore In un mondo in cui non è riconosciuta la funzione della memoria, molto facilmente si dimentica chi ci ha preceduto, e ciò che ci ha lasciato di importante per il nostro futuro. I Soci Costruttori I.B.O. sono una associazione - riconosciuta a livello internazionale dal 1953 e in Italia dal 1957 - che ha svolto un ruolo significativo nel campo del volontariato cattolico, quando al di là delle attività caritative della Chiesa, non esistevano nè la Protezione civile né il Servizio civile.Per farne conoscere gli scopi e le attività, abbiamo dato alle stampe finora due libri: Significato di un’esperienza nei campi di lavoro negli anni 1966-1976 (2007), per ricordare i cinquanta anni della presenza in Italia dei Soci Costruttori, e: Mons.Virginio Andena e don Domenico Arioli (2012), per far conoscere due sacerdoti lodigiani che hanno partecipato ai campi di lavoro negli anni Settanta. Questa nuova opera è costituita da due DVD ricchi di una amplia scelta di foto e filmati “originali”; si sono inoltre utilizzati: materiale d’archivio (lettere, giornali, ecc.), proveniente in particolare dal Segretariato Internazionale Soci Costruttori (I.B.O) e testimonianze scritte, offerte da volontari. In essa si prendono in considerazione l’attività di aiuto ai profughi nel Dopoguerra, dal 1948 al 1955, e l’operato dell’Associazione Soci Costruttori dal suo inizio nel 1953 fino al 1994, avendo uno sguardo più attento alla dimensione europea.Viene evidenziato in particolare il lavoro svolto dal gruppo Soci Costruttori di Codogno che negli anni Settanta ha lavorato, oltre che in Italia, in Europa.Ciascuno potrà trovare occasione per riflettere sulle due “vocazioni” dei Soci Costruttori: azione educativa e azione sociale. Gli episodi di vita vissuta durante i campi di lavoro e le attività locali di collaborazione con le istituzioni o con altri gruppi, fanno capire quale chiarezza e incidenza può avere l’esperienza cristiana quando è vissuta con semplicità e verità, sfidando alcuni preconcetti che dipingono i giovani come disimpegnati.Il ricavato, verrà suddiviso tra le Comunità di Cesate (MI) e di Amandola (AP), attive nel campo del disagio giovanile. Distinti saluti

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