Verde in ospedale a Lodi: è scandalosa

la situazione di abbandono

Scrivo questa lettera perché dopo aver contato 70 volte 7 come disse qualcuno 2000 anni fa, anche l’ultimo degli idioti si dovrebbe accorgere della situazione di scandaloso abbandono nella quale versa il verde del nostro ospedale di recente ristrutturato. Partendo dall’ingresso monumentale stile Dubai, fino a qualche tempo fa si potevano vedere 2 favolose fioriere contenenti delle “furono” essenze che non essendo state adottate a distanza da alcuno hanno cambiato il loro colore che il Creatore aveva stabilito fosse verde in un bel “desert yellow” che si sposa alla grande con il paesaggio circostante; se dovesse servire un innaffiatoio.Per provvedere in futuro a bagnare le nuove piante che appena rimesse (a spese del contribuente), l’ente preposto a questa complessa operazione di manutenzione chieda pure e sarà dato! Guardando poi sul lato destro dell’ingresso si può notare un prato con impianto di irrigazione progettato da chi sta costruendo il “mose” a Venezia, peccato che la disposizione degli ugelli irrigui possa funzionare bene solo in un appezzamento di forma romboidale e non quadrata (in questo caso gli ugelli dovrebbero essere 4 e non 2); il risultato di tale capolavoro di ingegneria idraulica è visibile a chiunque, assieme alla vicina striscia di terra che per essere rasata non basterebbe un gregge di capre di bocca buona. L’opera trova poi sommo compimento nel lato parco di via Secondo Cremonesi dove le aiuole che costeggiano lo scalone propongono un esplodere di essenze autoctone che provvedono in modo egregio a camuffare i fiori e le piante che forse sono rimaste visibili il giorno che sono state piantate e poi abbandonate al loro crudele destino di “invisibili”. Infine, stendiamo un velo pietoso sulle condizioni del prato in totale stato di abbandono dove con un impianto irriguo temporizzato che non comporta alcun intervento di mano d’opera potrebbe tornare al colore originale. Riguardo poi alle 2 piante di alto fusto che ci hanno messo degli anni per diventare tali, possibile che nessun esperto botanico dell’ASL o del Comune si sia accorto che l’edera con la sua presenza ha succhiato anche il sangue alle poverette che ora giacciono esanimi in posizione verticale? Concludo dicendo che chi viene ricoverato in ospedale va in un luogo di sofferenza e vedere del verde ben tenuto dalla finestra della propria stanza può mettere del buon umore ed aiutare nella guarigione, mentre vedere dall’alto il paesaggio spettrale che si presenta potrebbe aiutare chi soffre di patologie depressive a peggiorare la sua condizione. Sono stato ricoverato ben 18 volte dal 1990 e posso assicurare che non una volta ho potuto esclamare “che bel parco”. È vero che l’abito non fa il monaco ma siccome si tratta di verde pubblico il cittadino ha tutto il diritto di veder spesi bene i propri soldi. Cordiali saluti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA