Vicenda Decathlon: a cosa serve la provincia di Lodi?

Egregio direttore, le migliaia di lodigiani che si recano a lavorare verso Milano e vanno e vengono tutti i giorni avanti e indietro tra Lodi e il casello dell’autostrada del sole vedono sorgere a ritmo crescente il grande capannone che ospiterà il nuovo punto vendita di Decathlon.Tutti si aspettavano, dopo le dichiarazioni di guerra pubblicate sul vostro giornale da parte della provincia di Lodi, un blocco dei lavori o una sospensiva, e invece a quanto pare la sindaca di Pieve Fissiraga ha tirato diritto, ignorando le minacce espresse dalla provincia stessa.Il fatto è che la gente si chiede quale sia il potere della provincia di Lodi, e quindi delle province in generale, su questo tipo di insediamenti.Mi sono ritagliato gli articoli sull’intera vicenda e l’assessora della provincia, nei confronti del capannone di Decathlon, parlava di mancata concertazione, di “cartellino giallo” e di ricorso al Tar. In municipio a Pieve Fissiraga evidentente hanno risposto per le rime e hanno tirato diritto. Mi domando cosa succederà se altrove, da altre parti del territorio, dovesse registrarsi l’insorgere di un’altra vicenda come questa, e cosa capiterà quando altri sindaci si comporteranno come quello del comune di Pieve Fissiraga, che ha ignorato le minacce della provincia e l’ha spuntata.Egregio direttore, risponda alla mia domanda, che rivolgo espressamente a lei, uno dei difensori della necessità di tenere in vita la provincia di Lodi: a cosa servono queste province, quella di Lodi in particolare?

© RIPRODUZIONE RISERVATA