35ESIMO DEL CITTADINO «Un baluardo di democrazia, con la persona al centro»: platea gremita alle Vigne per l’anniversario. Guarda i video

Gli interventi di apertura del direttore Lorenzo Rinaldi e del presidente dell’Editoriale Laudense Giuseppe Migliorini

Per restare un «baluardo di democrazia» nella comunità, continuando a mettere al centro la persona con empatia. Per raccontare un territorio, «andando a vedere» sul campo, «cosa che fanno ogni giorno i cronisti locali», con uno stile prudente, ma anche battagliero, se si tratta di una causa come il bene comune.

Il nostro grazie. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi

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A 35 anni dalla nascita del quotidiano Il Cittadino, davanti alla platea gremita del teatro Alle Vigne, è il direttore Lorenzo Rinaldi, a rinnovare il patto con i lettori guardando al domani. In un momento partecipassimo che forse neppure in sogno quei giovani cronisti che nel 1989 hanno dato vita al primo numero del quotidiano avrebbero potuto immaginare. Eppure il Cittadino, da allora, è «la voce e l’anima della comunità», celebrata da tanti sabato, tra chi ha responsabilità oggi sul territorio - sindaci e amministratori, il prefetto Enrico Roccatagliata, i vertici delle forze dell’ordine, consiglieri regionali e parlamentari - e chi l’ha avuta, come l’ex prefetto Marcello Cardona, a Lodi per l’occasione. «L’obiettivo a cui tendere - ha spiegato ancora Rinaldi - è quello di far diventare sempre più Il Cittadino un vero giornale di comunità, rafforzando il legame con i territori e i lettori». Un giornalismo di prossimità «che non può essere freddo e asettico, soprattutto quando riporta notizie che hanno al centro la persona», ma che sa essere anche «battagliero», ma con prudenza, «intesa come consapevolezza della potenza del linguaggio, da dosare con attenzione». Negli obiettivi del domani, quello di «cogliere le sfide del futuro», «muoversi nella consapevolezza dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione in atto, senza timori, cercando di valorizzare ogni aspetto positivo», compresa l’intelligenza artificiale, «che promette un miglioramento del nostro lavoro» senza mai perdere di vista «la ricerca della verità nell’interesse comune».

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Un lavoro collettivo - che non sarebbe possibile senza «tutti i lavoratori del giornale, dai giornalisti ai collaboratori, dai grafici agli agenti, a tutti coloro che ci consentono di essere nelle edicole e online» - per garantire una presenza capillare, «che è un privilegio e una grande responsabilità» ha ricordato Giuseppe Migliorini, presidente di Editoriale Laudense. Un lavoro per il «perseguimento del bene comune attraverso una comunicazione cordiale - ha aggiunto Migliorini - : questo non significa essere perfetti, ma fare con onestà, coscienza e competenza il proprio lavoro, come fa ogni giornalista de Il Cittadino. Il giornale non è e non vuole essere un giornale di parte, se non quella della verità possibile e del diritto di cronaca e di critica verso chi esercita un potere, qualunque sia. Una critica rispetto, onesta, lucida e trasparente: in questo Il Cittadino esercita una funzione pubblica, con il desiderio di tessere sempre trame di comunione e rinnovando l’impegno per la promozione e la dignità delle persone». Perché «ogni giorno gli operatori de Il Cittadino sono impegnati nell’interesse di tutti i cittadini: una sfida che è impegno, responsabilità, missione».

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