C'è un solo precedente nella storia tra Amatori e Reus Deportiu. Era il 26 settembre 2006 e nell'ambito del primo Mondiale per club organizzato a Luanda, in Angola, si ritrovarono di fronte il rinnovato Amatori guidato da Andrea Perin, appena ripescato in Serie A1, e il super Reus di Juan Sabater. Era l'Amatori di Achilli e Motaran, di Medina e Giuditta, dei giovani lodigiani Losi, Passolunghi (assente però nella trasferta africana), D'Attanasio e Severgnini, ma soprattutto di Ariel Brescia. Dall'altra parte invece i catalani potevano annoverare fenomeni del calibro di Marc Gual, Toni Sanchez, Teixidò, Jordi Garcia e Xavi Caldù, oltre a Casanovas e a due portieroni come Trabal e Roger Molina. Per la cronaca la gara terminò 5-2 per il Reus, con le reti catalane segnate da Caldù, Gual, Teixidò, Casanovas e Cabestany e i due acuti giallorossi firmati proprio da Brescia. Quella sera in pista c'era anche Ivano Giuditta, bandiera dell'hockey lodigiano, oggi meccanico tuttofare del nuovo Amatori e in un certo senso braccio destro (oltre che grande amico) di Marzella. Il "Giuda", a distanza di sei anni, ricorda ancora bene quella sfida africana: «Fu una bellissima esperienza che vivemmo in Angola dove ci confrontammo con le migliori squadre del mondo, tra cui proprio il Reus che all'epoca aveva veramente una rosa da far paura. C'era una differenza abissale tra noi e loro, ma tutto sommato non facemmo una brutta figura e fu una bella partita. Ricordo anche che mi procurai un rigore facendo un alza e schiaccia tra Garcia e Gual: un'azione del genere in mezzo a due fenomeni così non me la dimenticherò mai - sorride Giuditta -. Nel Reus giocavano dei veri "mostri" come Garcia, Gual e Teixidò, che mi impressionarono e che fuori dalla pista erano anche campioni d'umiltà. Pattinavano a ritmi altissimi, facevano girare palla a memoria sbagliando pochissimo e avevano la classica mentalità spagnola: grande difesa e poi con tre passaggi perfetti erano in porta». Sei anni dopo giovedì sera sarà ancora Amatori-Reus, stavolta a Lodi e con in palio la semifinale di Eurolega: «Anche questo Reus è una grandissima squadra fatta di tanti campioni e se vuoi avere speranze non devi sbagliare niente in difesa e essere più efficace possibile davanti - chiosa Giuditta -. Insomma, servirà la partita perfetta e giocando in casa, col pubblico che sarà il nostro sesto uomo, ce la potremo fare».
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