È ufficiale il divorzio tra l’Amatori e gli argentini Ariel Romero e Fernando Montigel. Dopo le partenze di Leonardo Squeo e soprattutto di Valerio Antezza, la società lodigiana perde altri due colonne della squadra che solo sette mesi fa vinceva la Coppa Italia, smembrando di fatto un gruppo dimostratosi vincente e competitivo. Una separazione per certi versi clamorosa, al momento una sconfitta per tutti, in attesa di conoscere quali saranno le contromosse della dirigenza di un Amatori che ora più che mai ha bisogno di certezze e nomi importanti per restare al vertice. Con Romero e Montigel, partiti ieri per fare ritorno nella loro San Juan, se ne vanno da Lodi due ragazzi che hanno segnato indelebilmente la storia di questa società, il primo come miglior marcatore di sempre con oltre 150 gol in tre anni, il secondo come capitano. Al termine di settimane intense, ricche di tensioni, incontri e colpi di scena, alla fine il presidente Fulvio D’Attanasio e i due “gauchos” hanno trovato un accordo per la rescissione consensuale dei due contratti in scadenza a giugno 2013. È stato necessario però aspettare l’ultimo giorno, anzi le ultimissime ore prima della partenza degli argentini, per chiudere due trattative complesse e delicate. «Da oggi Montigel e Romero non sono più due giocatori dell’Amatori - ha confermato D’Attanasio -. A livello umano quando due ragazzi così, con i quali abbiamo condiviso tanto e che hanno fatto la storia della nostra società, ci lasciano, è normale provare un certo dispiacere. Questo però fa parte dello sport: la società fa delle scelte, i giocatori anche e si può arrivare a questo punto. Sono state due separazioni consensuali dettate da molteplici motivi, di carattere tecnico ma non solo. Penso che Fernando ritenesse chiusa la sua avventura a Lodi, non sentisse più la fiducia dell’allenatore e abbia deciso di trovare nuovi stimoli, mentre per Ariel è stata una questione tecnica e di organico. Spiace, ma noi abbiamo il dovere di guardare avanti e anche queste scelte sono fatte per migliorare e non certo per fare passi indietro. L’Amatori resterà competitivo: perde due pezzi importanti, che ringraziamo e i cui nomi resteranno nella nostra storia, ma ne arriveranno altri che auspichiamo ci manterranno ad alti livelli». Queste invece le parole di Montigel nel giorno dell’addio: «Credo che fosse arrivato il momento di dividere le nostre strade: a tutti andava bene e con un accordo consensuale siamo arrivati a questa conclusione. Per me è stato un anno pesante soprattutto dal punto di vista mentale: nel finale ho avuto un calo psicologico, oltre che fisico e mi sono reso conto che era arrivato il momento di pensare quello che era meglio per me e per la società: ci separiamo dopo tre anni bellissimi in cui abbiamo fatto grandi cose. Lascio Lodi portando nel cuore tutti quelli che hanno scommesso su di me quando mi conoscevano in pochi, dal presidente fino all’ultimo lodigiano, ricordando la vittoria di una Coppa Italia e con l’orgoglio di essere stato il capitano di una grande squadra». E Romero? «Oggi provo molto dispiacere nel lasciare una città che mi ha dato tanto, nella quale sono arrivato a ottenere la mia prima vittoria importante che non dimenticherò mai - saluta il “Principito” -. La gente deve ricordarsi che dietro ai giocatori ci sono delle persone, uomini che provano emozioni e hanno sentimenti e valori di un certo tipo. Mi sarebbe piaciuto continuare qui, andare avanti a vincere con l’Amatori, ma purtroppo non rientravo più nei piani dell’allenatore e non aveva senso restare. Ho vissuto tre anni stupendi in cui sono cresciuto grazie alle persone che mi hanno sostenuto e anche a quelle che mi hanno criticato. È andata così: lascio una società in cui penso di aver fatto un pezzetto di storia e tra qualche giorno penseremo al futuro». E se per Montigel il futuro è ancora incerto, anche se le probabilità che rimanga in Italia sono abbastanza alte, Romero giocherà a Breganze. A Lodi finisce un’era. A D’Attanasio e soci il compito di riaprirne subito un’altra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA