Assigeco stop ad Agrigento

Dieci non sono mille e Andrea Zanchi non è venuto alla conquista del Regno delle Due Sicilie. Esibire la verve "garibaldina", tutta determinazione e volontà, porta l'Assigeco a giocarsi fino in fondo la “sfida play off” con la Moncada Solar ma la striscia di cinque successi si interrompe sulla costa occidentale della Sicilia. Questione di palle perse (16) alcune delle quali in momenti topici della contesa, "sanguinose quelle in serie negli ultimi due giri di lancette, di qualche fischio arbitrale che prende la direzione sbagliata, di dettagli difensivi che non tornano, della difficoltà a tenere lucidità dopo un lungo viaggio e la fatica di domenica contro Omegna. In una partita ci sono certezze e variabili, alcune delle quali decisamente imprevedibili: basarsi sulle prime tenendo a bada le seconde è il viatico per il successo.

L'Assigeco tiene molto bene all'ombra del canestro (34-27 i rimbalzi) e difende con efficacia ma perde di vista il canestro avversario nel terzo quarto, uno dei momenti chiave della serata (24-10 il parziale per i siciliani) e subisce il devastante 8/12 da tre di Di Viccaro (4/6 nel primo quarto) bravo a indebolire la fiducia dei rossoblu con la migliore prestazione stagionale. I lodigiani sono caparbi nel tornare a respirare (20-18 all'8') dopo il super inizio della Moncada (17-9 al 6') affidandosi al gioco sotto e alla rapidità in transizione. Le basi nel primo, il meglio nel secondo periodo (12 punti di Bellina) per l'aggancio (34-34 al 3', 38-38 al 6') e il sorpasso (38-44 all'8') sulla tripla di Fiorito e il 3/3 in lunetta di Venuto. L'Assigeco non capitalizza però il momento più alto della serata cadendo nella pressione della Moncada nel terzo periodo. Il vantaggio lodigiano della prima parte (48-50 al 5') evapora di colpo contro il break siciliano condito da Mian (6/11) e Chiarastella (4/10, 9 rimbalzi, 4 assist) nel resto del periodo (16-4 nei successivi 5'). L'Assigeco diventa troppo frenetica ma fa capire di esserci (66-61 al 4') con Chiumenti e Prandin e di non voler assolutamente cedere (73-70 a 2’29" dalla sirena) grazie a 5 punti di fila di Ricci, ancora una volta molto efficace (8/13 dal campo, 9 rimbalzi) ma si blocca sul più bello. Agli errori rossoblu che costano la sconfitta fa eco l'ultima tripla di Di Viccaro (76-70) che fa calare il sipario a 62" secondi dalla sirena finale. Agrigento è diventata più forte con Chiagic (4/7, 4 rimbalzi) che, come una colonna dorica nella valle dei Templi, agevola tempi e spazi per il gioco degli esterni. Oltre a Ricci l'Assigeco punta su Chiumenti (5/9, 7 rimbalzi) e Prandin (5/11, 6 rimbalzi) con Bellina (7/11) chirurgico nel secondo quarto ma non trova il "fuoco" di Marino (1/8, 4 assist) e deve riflettere sui possessi gettati letteralmente alle ortiche nella parte finale: la scia della rimonta avrebbe potuto essere sfruttata meglio per mettere qualche brivido in più alla Moncada. Il successo sfuggito nel finale non deprime comunque i rossoblu che evidenziano una struttura di squadra e una convinzione tali da far sperare nella permanenza nelle zone che contano della classifica.

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