Assigeco vicina all’impresa

La Co.Mark gestisce in modo più opportuno le forti emozioni di una sfida che si stacca dal normale incrocio di regular season facendo prevalere il maggior vigore del proprio rendimento casalingo (12esima vittoria su 14 partite) per aggiudicarsi il "derby" numero 19 di campionato contro l'Assigeco che, "on the road", continua ad andarci vicino (decima sconfitta su 13 gare) senza però riuscire a cogliere l'attimo fuggente. I lodigiani ci vanno talmente vicino che a 8" dalla sirena (68-67), ancora fantasticano sul possibile "colpo", grazie al parziale di 0-6 propiziato in successione da Vencato, Planezio e Marino, con il quale nel giro di 56" scuotono l'animo dei ragazzi di Adriano Vertemati, quasi tranquilli sul 68-61 con 64" da giocare. Due liberi a 7" dalla sirena di Reati fanno tornare il respiro a Treviglio, catapultata nei festeggiamenti dal successivo arcobaleno di Fiorito che non inquadra il ferro sull'ultimo tentativo rossoblu.

I fotogrammi conclusivi evidenziano il forte equilibrio e la grande incertezza che saturano il copione del confronto fra Co.Mark e Assigeco, brave a tenere incollato alle sedie fino alla fine il folto pubblico del "PalaFacchetti". Treviglio ha condotto sempre con vantaggi variabili (50-43 al 5' del terzo periodo e 66-57 al 6' dell'ultimo quarto i più ampi) costringendo a una continua rincorsa l'Assigeco, capace di mettere il naso avanti solo al 6' del primo (12-13) e al 6' del secondo quarto (30-33). I rossoblu di Andrea Zanchi non riescono a condurre la serata al ritmo preferito a causa della forte opposizione della Co.Mark, aggressiva e attenta nella fase difensiva, presente all'ombra del canestro con un buon tempismo nel cogliere i fattori vincenti nelle pieghe della contesa. L'Assigeco cade sull'approccio, e nel primo tempo in generale, subendo parecchio le iniziative dei padroni di casa: ai 43 punti subiti nella prima parte (13 negli ultimi 4' del secondo quarto) si contrappongono i 28 del secondo tempo, quando però la forza di volontà non è sufficiente per il sorpasso perché non accompagnata dalla necessaria lucidità.

Zanchi si ritrova rapidamente con le rotazioni obbligate. I tre falli di Chiumenti dopo neppure 4' dalla palla a due, i tre di Ricci e Planezio all'intervallo lungo e la presenza in panca da spettatore privilegiato di Venuto, bloccato dalla fascite, limitano di parecchio le opzioni di un gruppo in difficoltà a trovare il filo del gioco sotto la pressione avversaria. La bassa percentuale da tre (11%) non è compensata dal buon andamento da due perché i terminali principali hanno il mirino annebbiato: Prandin (5/13 dal campo), Ricci (5/12) e Marino (3/11) sparano a salve. Non bastano il 4/4 di Chiumenti, in campo solo 15', i 6 assist di Marino, i 13 rimbalzi di Ricci e il 4/8 di Bellina (6 rimbalzi). Frenato Reati (3/8) dalla ragnatela difensiva rossoblu, Treviglio alterna Ferrarese (6/13, 5 assist) e Pederzini (4/8, 6 rimbalzi) con Raminelli (4/7, 5 rimbalzi, 3 stoppate) e Perego (3/10, 7 rimbalzi, 4 assist, 3 stoppate) a mettere a soqquadro, soprattutto in area, i meccanismi difensivi dell'Assigeco nel primo tempo. L'Assigeco deve sfruttare di più il quintetto ma rimane sempre in scia giocando in modo più efficace la seconda parte e sfiorando l'aggancio al 9' del terzo periodo (52-51) per poi rischiare di crollare nell'ultimo quarto sotto i colpi di Ferrarese dall'arco (66-57 al 6'). Ricci inietta fiducia alimentando l'orgoglio dei lodigiani, che non centrano l'obiettivo pur lottando fino alla fine.

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