Chi l’avrebbe mai anche solo potuto immaginare nel lontano 1977, anno di fondazione dell’Ucc, che la più gloriosa squadra del panorama cestistico nostrano, allora già a quota 19 scudetti e 4 titoli europei (oggi può contare 25 scudetti, 4 Coppe Italia, 8 titoli continentali e uno intercontinentale), potesse un giorno calcare con le sue famigerate “scarpette rosse” il parquet di Codogno? Nel tardo pomeriggio di domani quello che sembrava solo un sogno si tramuterà in splendida realtà: alle ore 18.30 l’Armani Jeans Olimpia Milano di coach Dan Peterson si esibirà infatti al Campus di Codogno per un’amichevole con l’Assigeco che definire di lusso è addirittura riduttivo. L’armata biancorossa, attualmente al secondo posto nel massimo campionato nazionale in coabitazione con la storica rivale Cantù, dopo quasi tre lustri trascorsi ben al di sotto della propria nomea e del proprio prestigio - l’ultimo successo risale allo scudetto del 1996 - si è affidata alla illuminata passione del mecenate Giorgio Armani per provare a tornare nelle posizioni che le competono e a insidiare l’ormai pluriennale dominio senese. Con la sfida di domani, che sarà aperta al pubblico e a ingresso gratuito, l’Olimpia pagherà il “debito” che aveva in sospeso con l’Assigeco da questa estate, quando si era impegnata a disputare una gara nel Lodigiano, prima di virare su uno “scrimmage” ad Alzano Lombardo lo scorso 12 settembre, tra l’altro vinto per 73-61 dai rossoblu: «Ma si trattava di un allenamento durante la fase di preparazione, dove solitamente la squadra più debole cerca sempre di dare qualcosa in più e a loro mancavano 4/5 pedine fondamentali - commenta il patron Franco Curioni, entusiasta della notizia -. La prossima sarà una sfida tra un gattino e una tigrona, speriamo di non prendere un’imbarcata». Le due squadre, legate a filo doppio da moltissimi ex comuni quali Danilo e Vittorio Gallinari, Pietro Aradori e coach Fabio Corbani, hanno anche trascorso una vita “parallela” nell’attuale stagione, seppur calibrata sulla scorta delle diverse ambizioni: un inizio non all’altezza delle aspettative che ha portato all’esonero dei rispettivi allenatori (Peterson subentrato a Bucchi, Sacco a Calvani) e un colpo di coda nell’ultima giornata che sembra essere presagio di un ottimo finale di campionato. «La settimana scorsa abbiamo giocato contro Cantù e questa contro Milano - prosegue Curioni -, speriamo di dare un po’ di vivacità all’ambiente, reduce dalla bellissima vittoria contro Scafati, vista da tantissimi spettatori in tv e per la quale ho ricevuto moltissimi complimenti. Speriamo sia un segnale che ci spinga a terminare nel migliore dei modi una stagione sfortunata e sventurata». Un evento sicuramente affascinante per gli appassionati, anche se lo sarebbe stato ancor di più se si fosse disputato nella cornice del “PalaCastellotti” di Lodi: «È stato tutto studiato dallo staff e si giocherà a Codogno prettamente per motivi logistici e organizzativi - prosegue il presidente rossoblu -. Io l’ho saputo solo lunedì e per me sarà un piacere rivedere amici quali Livio Proli (amministratore delegato di Milano, ndr) e Dan Peterson». Altro importantissimo punto di contatto tra le due realtà è sicuramente il comune progetto giovanile, che ha visto nascere una squadra di C2 formata dalla “meglio gioventù” di Assigeco e Olimpia: «Su questo aspetto abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro e creato una bellissima squadra - chiude Curioni -, dando la possibilità a ragazzi di soli 17, 18 anni di confrontarsi già con gente di alto livello; è un’esperienza frutto di una precisa scelta tecnica e molto probabilmente andrà avanti anche l’anno venturo».
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