Basket, Assigeco a San Severo

L’Assigeco ancora «on the road» lungo la A14, direzione sud, molto oltre i tristi ricordi della «prima» stagionale di fine settembre a Santarcangelo. Danilo e Ferruccio, la coppia di timonieri, indirizza la prua del torpedone rossoblu verso la Puglia: l’onda del primo turno infrasettimanale della Dna spinge la squadra di Cesare Riva fino a San Severo, proprio come due stagioni fa quando l’Assigeco giocava sotto il gonfalone della LegaDue. Partiti ieri nel primo pomeriggio dopo l’allenamento della mattina, i lodigiani testano questa sera (palla a due alle 20.30) la forza della Enoagrimm. Cambia lo scenario, non la difficoltà della sfida in una terra animata da enorme passione per la palla a spicchi arancione. «Si va in campo a poca distanza dalla partita di domenica: c’è meno tempo del solito per preparare l’impegno che ci aspetta su un campo caldo, uno dei più passionali, ma molto corretto - dice il 37enne allenatore pavese, al ritorno in Puglia da «head coach» (due anni fa era il vice di Marco Calvani) -. Il viaggio è piuttosto lungo, gli avversari di ottimo livello e per giunta, dopo il rinvio della prima giornata, sono reduci da una brillante vittoria a Perugia. Sono parecchi i fattori che rendono impegnativa la gara di questa sera». L’approccio dell’Assigeco alla seconda trasferta di regular season può essere agevolato dalla soddisfazione generata da prestazione e risultato al «Campus» contro Torino. «Una gara che ci da grande carica ma non ci rende certo appagati - continua Riva -. Fanno piacere i complimenti ricevuti domenica per la buona partita giocata, non certo quella «della vita», che però non ci fanno perdere di vista l’obiettivo principale: puntare alla LegaDue Silver significa stare nella parte alta della classifica con continuità di risultati e non vincere solo con squadre forti come Torino. Contro San Severo, che avrà grande entusiasmo nel giocare per la prima volta davanti ai propri tifosi, dobbiamo tenerlo bene a mente». I rossoblu devono ripartire dall’intensità messa sul parquet contro Torino: «La stessa vista per tre quarti con Bologna - aggiunge il coach rossoblu -. Serve concentrazione per giocare con lo stesso atteggiamento e dimostrare voglia e «fame». Possiamo mettere in gioco tutte le energie sapendo di non giocare domenica (è il turno di riposo dei rossoblu, ndr): non eravamo scarsi dopo aver perso contro Bologna, non siamo diventati fenomeni per aver battuto Torino. Abbiamo intenzione di continuare a dare il massimo anche se in trasferta non è mai semplice. Nelle prossime cinque gare saremo ben quattro volte lontani da casa: provare a fare punti subito è fondamentale». Con la vittoria di domenica a Perugia la squadra pugliese ha lanciato però un segnale forte: «È una squadra diversa rispetto a Torino - spiega Riva -. Ha un quintetto molto forte, con propensione al tiro dall’arco, dominato dall’abilità di Gueye e Scarponi, che sono due tiratori di «striscia». Maggio, il play, ha punti per le mani e fa girare la squadra sfruttando i movimenti sotto di Iannilli e Ramaioli. I giovani, Sirakov in particolar modo, riescono ad aggiungere parecchia vitalità. Dovremo stare molto attenti anche per trovare in campo le contromisure adatte a limitare le caratteristiche principali dei pugliesi».

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