BASKET Gallinari dice no a mezza Europa e torna a cercarsi un’altra squadra in Nba

Il 36enne campione lodigiano vede il suo presente e futuro negli States

Con la sfida ad Abu Dhabi tra le ultime due squadre vincitrici del titolo, Boston Celtics e Denver Nuggets, si apre ufficialmente oggi la preseason 2024 dell’Nba. Ma la domanda che, a fronte del silenzio assordante di questi giorni, rimbomba e fa eco nei discorsi degli appassionati di palla a spicchi italiani è sempre e solo la stessa: dove giocherà Danilo Gallinari?

Al termine dell’ultima stagione, trascorsa da vagabondo tra i Washington Wizards, i Detroit Pistons e i Milwaukee Bucks (con cui ha chiuso la regular season con 2,8 punti in 9,1 minuti di media e i play off con 3,7 in 12,3 sul campo), il 36enne campione di Graffignana ha trascorso un’estate da free agent e, dopo avere rifiutato la corte di diverse squadre del Vecchio Continente, ha deciso di giocarsi le proprie carte oltre oceano, cercando quello che con tutta probabilità sarà il suo ultimo contratto Nba.
Dopo le delusioni con la maglia della Nazionale nel torneo preolimpico, dove ha dimostrato che gli infortuni che lo hanno tormentato negli ultimi anni sono storia ormai passata, il “Gallo” ad agosto si è aggregato alla squadra di Serie B Nazionale del Treviglio Basket Brianza per sostenere la preparazione, prima volare negli Usa a caccia di una franchigia. «La mia vita è negli States e poi chissà se non possa iniziare una carriera da dirigente», aveva dichiarato il numero 8 di Graffignana nei giorni scorsi, quando aveva zittito le sirene di numerose squadre di Eurolega che lo stavano tentando a rimanere a casa, con la sua Olimpia Milano in prima fila.
E ora bisogna attendere di sapere se ci sarà una nona squadra americana (dopo, nell’ordine a partire dal 2008, New York Knicks, Denver Nuggets, Los Angeles Clippers, Oklahoma City Thunder, Atlanta Hawks e le tre della scorsa stagione) nel futuro prossimo di Gallinari, oppure il grande ritorno in una piazza dove ha già in passato infuocato la retina con le sue conclusioni dall’arco. Dopo la smentita degli insistenti rumors che lo vedevano in Florida a un passo dai Miami Heat, squadra alla quale è stato accostato in più occasioni durante la sua carriera, nelle ultime ore sembra spuntato l’interesse da parte dei Knicks di coach Tom Thibodeau, che, dopo l’acquisto dell’All Star Karl-Anthony Towns, avrebbero bisogno di rinforzare il settore lunghi della panchina per incrementare le proprie aspettative di successo. Un ritorno nella franchigia e nella città nella quale aveva mosso i primi passi in America per chiudere la carriera sarebbe la chiusura perfetta del cerchio, un romantico chiasmo, ancor più poetico se coronato dal raggiungimento del sogno: l’anello di campione Nba.

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