CALCIO Andrea Luce inibito nove mesi dalla Federcalcio
PATTEGGIAMENTO Il provvedimento emesso a seguito delle vertenze economiche con l’allenatore Ciceri e i giocatori Makni e Vassallo
Inibizione di 9 mesi dalla Figc per Andrea Luce, presidente del Sangiuliano City. Il massimo dirigente del club sudmilanese - a seguito di un accordo tra le parti - è stato sanzionato per non aver corrisposto, nei tempi previsti, gli stipendi e gli importi stabiliti dai lodi arbitrali a tre ex tesserati gialloverdi. Il provvedimento, riportato in data odierna (lunedì 24 novembre) nel comunicato ufficiale numero 222/AA, riguarda nello specifico le vertenze che hanno visto come protagonisti l’allenatore Andrea Ciceri e i giocatori Nabil Makni e Pietro Vassallo. Secondo il Collegio arbitrale Lnd-Aiac (Lega nazionale dilettante-Associazione italiana allenatori calcio), la società avrebbe dovuto corrispondere le somme dovute entro 30 giorni dalla notifica dei lodi arbitrali, avvenuta tra il 16 e il 27 maggio del 2025. Il provvedimento fa riferimento a violazioni degli articoli del codice di giustizia sportiva e delle Noif (Norme organizzative interne federali), tra cui l’articolo 4, comma 1, e l’articolo 94 ter, comma 5, che regolano la corretta gestione societaria e il pagamento degli emolumenti. La sanzione è stata richiesta e formulata dallo stesso Andrea Luce in ottica di patteggiamento, con il consenso favorevole della Procura federale e l’approvazione senza osservazioni dal presidente federale, Gabriele Gravina. L’inibizione comporta, di fatto, l’impossibilità per Luce di svolgere qualsiasi attività federale, compresi incarichi di rappresentanza della società, fino alla scadenza del provvedimento.
L’approfondimento sul “Cittadino” di martedì 25 novembre
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