CALCIO Gentilini si presenta alla Milanese

Prima intervista “ufficiale” dell’ex calciatore di Serie A come allenatore dei sangiulianesi

È dunque Giuliano Gentilini il nuovo allenatore della Milanese: dopo la separazione da Giuseppe Greco avvenuta ormai quasi un mese fa è finalmente arrivata domenica la fumata bianca dagli uffici di via Tolstoj, con la società biancorossa che tramite i suoi mezzi di comunicazione ha annunciato il nome della nuova guida tecnica per la stagione 2024/2025. Sara dunque l’ex tecnico della Primavera della Pro Patria a sedersi nella prossima stagione sulla panchina sangiulianese, affiancato da Simone Meda nel ruolo di secondo, dal preparatore atletico Daniele Menco (nella scorsa stagione all’Alessandria in Serie C ) e dal preparatore dei portieri Mario Pastore (ex Sangiuliano). Un team di valore per guidare la squadra biancorossa nel prossimo campionato di Eccellenza, in una stagione in cui la dirigenza non vuole lasciare nulla al caso, dando continuamente chiari segnali verso una maggiore professionalità, come la scelta di svolgere gli allenamenti al pomeriggio, vera novità della prossima stagione.«Sono davvero molto contento e soddisfatto della scelta presa e di come si è comportata la società in questa fase - le prime parole di Gentilini -; c’è già stata una piacevole chiacchierata con il direttore Cortelazzi per mettere le basi di questa stagione e posso dire di aver trovato un ambiente serio e preparato, che vuole migliorare ciò che di buono ha fatto finora».

Nonostante sia alla prima esperienza alla guida di una prima squadra, per Gentilini parla il superlativo curriculum da giocatore: vanta infatti presenze in Serie A (con le maglie di Vicenza e Bologna) e Serie B (con Padova, Chievo e Reggiana), dove spicca sicuramente la vittoria della Coppa Italia 1996/1997 vinta con il Vicenza di Guidolin dopo la finale contro il Napoli di Tagliatela, Ayala e Caccia. Curriculum che comprende anche un’esperienza a Lodi visto che il nuovo tecnico biancorosso nel 2008 vestì la maglia del Fanfulla, prima di passare a dicembre al Villa d’Adda: «Ho comunque un piacevole ricordo dell’esperienza in bianconero, anche se è durata davvero pochi mesi visto che a metà stagione sono subentrate altre figure societarie che hanno preso decisioni differenti per quanto riguardava l’organico - spiega Gentilini -: a dicembre dunque c’è stato il passaggio al Villa d’Adda che è stata a tutti gli effetti la mia ultima esperienza da giocatore».

Ora c’è invece la Milanese nei pensieri del nuovo tecnico, che prima della Pro Patria era stato anche allenatore delle giovanili a Como: «Il nostro compito sarà fin da subito tenere la testa bassa, lavorare e toglierci più soddisfazioni possibili in un campionato che sarà sicuramente complicato e ricco di grandi piazze come per esempio la Tritium - conclude Gentilini -. I grandi nomi li lasciamo agli altri. Noi certo non partiamo per vincere il campionato e il primo passo sarà quello di provare subito a mettere al sicuro la salvezza, poi vedremo».

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