CALCIO Il Sant’Angelo si gode Grandinetti, un po’ Barella e un po’ Baggio: «So che devo migliorare ancora molto»

Il giocatore rossonero più giovane, mezz’ala di ruolo, è stato il migliore in campo domenica nel pareggio contro il Forlì ma non si monta la testa

Una “zanzara” (come ci piace chiamarlo) che ha dato parecchio fastidio al Forlì dal primo all’ultimo minuto: sempre nel vivo dell’azione, sempre primo sul pallone, sempre pronto a spingere e a difendere. Dopo la partita di domenica tutti, nessuno escluso, erano d’accordo: Serafino Grandinetti, il giocatore più giovane del Sant’Angelo, ha conquistato a mani basse il titolo di migliore in campo grazie a una prestazione fenomenale, da vero leader tecnico ed emotivo. Una mezz’ala che per dinamismo e carattere ricorda l’interista Nicolò Barella («Me l’avevano già detto, è un paragone che mi fa tanto piacere»), ma qualcuno ha addirittura intravisto in lui colpi di fantasia alla Roberto Baggio. Confronti probabilmente esagerati, ma non c’è il rischio che il ragazzo classe 2005 si monti la testa: «Sono consapevole che devo migliorare ancora molto», dice facendo sfoggio di umiltà. Un campioncino con la testa sulle spalle.

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