CALCIO Il Sant’Angelo si stringe attorno a Tonali

Il dispiacere e i commenti per la vicenda scommesse

Un ragazzo semplice, timido, disponibile. Uno che ce l’ha fatta ma che non ha mai dimenticato il posto dove è cresciuto. La vicenda scommesse che ha travolto Sandro Tonali si è inevitabilmente riverberata anche su Sant’Angelo Lodigiano, il luogo di origine dell’ex centrocampista del Milan.

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Nei bar e negli uffici è uno degli argomenti più caldi: l’amarezza si unisce al dispiacere, perché nessuno avrebbe mai pensato di ritrovare il nome di Tonali, l’“orgoglio barasino” come è stato più volte ribattezzato, al centro delle cronache giudiziarie. Perché “Sandrino” era il fiore all’occhiello, il personaggio contemporaneo per eccellenza, il legame tra Sant’Angelo e il resto del mondo. Ma allo stesso tempo era rimasto il ragazzo della porta accanto, come dimostrano le sue apparizioni sulle tribune del “Chiesa” per seguire la squadra di casa. «Purtroppo, la spiegazione di ciò che è successo ha un solo nome: ludopatia», il parere di Rino Balzano, presidente del club rossonero.

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