CALCIO Intervista a Stefano Brognoli

Il nuovo allenatore del Sant’Angelo in esclusiva per il “Cittadino”

A Sant’Angelo, giovanissimo, ha iniziato la carriera da calciatore in Serie D: 49 presenze e 5 reti tra il 1999 e il 2001. Ventitré anni dopo Stefano Brognoli è ponto a dare ancora l’anima per la causa barasina nel ruolo di allenatore.

Mister, a Sant’Angelo hai mosso i primi passi da calciatore. Cosa rappresenta per te questo club?

«A Sant’Angelo si respira calcio. Non vedo l’ora di cominciare. Torno con grandissimo entusiasmo. Mi piace il progetto del club, un club motivato e ambizioso. Ma a fare la differenza è l’ambiente, unico in categoria: al Sant’Angelo non si può dire no».

Sarà la tua terza esperienza in panchina dopo Ponte San Pietro e Brusaporto: che tipo di calcio propone mister Brognoli?

«Un calcio che cerca di essere sempre propositivo. Voglio una squadra che dia l’anima in ogni partita per vincere. Modulo di riferimento? Diciamo il 4-3-3 o il 3-4-3, ma ciò che conta è l’atteggiamento della squadra. I moduli restano sulla lavagna».

Il club si è affidato a Dario Mandelli, direttore sportivo che aveva lavorato con te a Ponte San Pietro...

«Sicuramente è un vantaggio trovare un direttore che conosco e stimo. Mandelli è una persona in gamba, un dirigente fortissimo e molto preparato: per lui la Serie D non ha segreti».

Hai già definito lo staff tecnico che ti accompagnerà nella tua nuova avventura?

«Manuel Pascali sarà il mio vice. È un caro amico di vecchia data, ci siamo incrociati parecchie volte nel corso della nostra carriera da calciatori. Mi seguirà anche il preparatore atletico Marcello Orlandelli che ha condiviso con me le esperienze a Ponte San Pietro e Brusaporto. Dobbiamo definire solo il preparatore dei portieri».

A proposito di portieri: con la nuova regola sul numero degli under (3 invece di 4) molti club potrebbero puntare su un numero 1 di esperienza...

«È presto per fare questo tipo di valutazioni. Il mercato deve entrare nel vivo. Vedremo come si svilupperà la campagna acquisti».

Hai avuto modo di vedere qualche partite del Sant’Angelo durante la stagione appena conclusa?

«Sì, ne ho viste un paio dal vivo più altre a video. Ci sono diversi ragazzi di valore. Spero si possa confermare una base da cui ripartire. La cosa più importante è poter contare su calciatori motivati e che abbiano a cuore questa maglia. Una piazza come Sant’Angelo merita giocatori carichi a mille».

Ti senti di fare una promessa ai tifosi?

«Al momento posso solo dire che la squadra darà tutto in ogni partita. È sempre stato il mio credo, da calciatore e da allenatore».

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