CALCIO L’ex bomber juventino Alessandro Matri torna in campo a 38 anni nel Graffignana
Ritiratosi nel 2020, ora riparte per passione dalla squadra del paese di cui è originario
Novità importante nel panorama calcistico lodigiano. Alessandro Matri, ex calciatore del Rimini, del Cagliari e della Juventus (in bianconero ha vinto tre scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia) torna infatti in campo, al calcio giocato. Oggi opinionista Tv di Dazn, si era ritirato nel 2020, dopo aver chiuso la stagione al Brescia: la lontananza dai campi di calcio però evidentemente era troppa e dunque ha deciso di tornare in campo a 38 anni. Matri ha scelto il Graffignana (Amatori). Per il calciatore lodigiano è un ritorno a casa, visto che Matri è originario proprio di Graffignana.
Pochi anni fa, nel maggio 2020, si era parlato di una richiesta del patron Luigi Barbati affinché Matri approdasse al Fanfulla in serie D (dove aveva giocato da bambino nelle giovanili) ma poi non se ne era fatto più nulla. E sempre pochi anni fa si era parlato della possibilità che affiancasse l’amico Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus.
La carriera di Matri
Alla Juventus lo ricorderanno sempre come il bomber del primo scudetto dell’era Conte, lo storico ritorno alla vittoria di “Madama” dopo Calciopoli. A otto anni da quel trionfo, la prima di una lunga serie di medaglie vinte da protagonista, Alessandro Matri dice basta e annuncia l’addio al calcio: «Dopo i primi sei mesi trascorsi a Brescia sono venuti a mancare un po’ gli stimoli», racconta a Sky Sport il 35enne centravanti di Graffignana, rendendo noto urbi et orbi una decisione che aleggiava nell’aria già da qualche mese in seguito alla rescissione del contratto con il club lombardo avvenuta a gennaio. «Quando sono rimasto svincolato sono arrivate poche richieste e non ero convinto di nessuna di queste. Ho preferito evitare figuracce. Mi mancherà la vita da calciatore, ma solo un’occasione importante poteva farmi ripartire».
Dopo l’ultima, negativa esperienza al Brescia (solo 8 presenze sempre da subentrato) si era parlato di un possibile approdo alla corte del Monza dell’amico Brocchi ed erano arrivate le sirene spagnole del Las Palmas: niente di fatto, il “Mitra” non sparerà più pallottole ai portieri avversari. «Non ho rimpianti, ho realizzato tutti i miei sogni».
I numeri gli danno ragione, perché Matri non fa certo parte del gruppo dei “giocatori che non hanno vinto mai” di degregoriana memoria. Alle 92 reti in 344 presenze in Serie A (127 i gol totali tra tutte le categorie professionistiche, in 496 apparizioni in campo) si aggiunge una bacheca che trabocca di trofei: tre scudetti, tutti vinti con la maglia della Juventus (due con Conte e uno sotto la guida del suo mentore Allegri), una Coppa Italia conquistata da assoluto protagonista sempre con i bianconeri (decisivo il suo gol ai supplementari nella finale con la Lazio del 2015), più due Supercoppe italiane. Già con il Milan, a inizio carriera quando era un più che promettente prospetto della Primavera, aveva assaggiato il gusto dolce del successo, partecipando, seppure senza mai scendere in campo, alla conquista di Champions League e Supercoppa europea del 2003.
Proprio con la maglia rossonera, dopo gli esordi oratoriani nella Virtus Don Bosco di Graffignana e la trafila nelle giovanili del Fanfulla, Matri debutta in A, 70 minuti in campo contro il Piacenza il 24 maggio 2003, ultima di campionato. Dopo un altro anno in rossonero, senza mai essere chiamato in causa, inizia il peregrinare nelle categorie minori per farsi le ossa: le buone prestazioni tra Prato, Lumezzane e Rimini gli valgono il ritorno in Serie A al Cagliari, la piazza dove incrocia il suo maestro Allegri e che ne decreta l’esplosione. In Sardegna segna 38 gol in 129 partite che gli valgono a gennaio 2011 la chiamata dalla Juve. Il resto è storia piuttosto recente: il ritorno in pompa magna al Milan non supportato dai risultati (solo un gol in 15 presenze), poi un nuovo peregrinare (Fiorentina e Genoa), un’altra tappa vincente per sei mesi alla Juventus prima di continuare con Lazio, Sassuolo e Brescia.
Pure in Nazionale il bomber lodigiano lascia il segno: gol al debutto in Ucraina il 29 marzo 2011, primo e unico sigillo in 7 apparizioni. Matri è stato (e lo è tuttora) anche personaggio fuori dal campo: da anni fa coppia con l’ex velina Federica Nargi ed è attivo sui social.
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