(ore 16) Gli azzurri agli europei in Lituania non riescono nell’impresa di battere la Serbia, argento due anni fa. La gara scivola di mano alla nazionale italiana nel quarto periodo e si conclude 80-68. 15 punti per Gallinari, inspiegabilmente tenuto a lungo in panchina da coach Pianigiani: un regalo che gli slavi hanno immediatamente gradito, piazzando il break decisivo proprio durante l’assenza dal campo dell’asso di Graffignana.
(ore 9) Quattro anni, centinaia di retine bruciate, migliaia di punti a referto, innumerevoli assist, rimbalzi e stoppate dopo, ecco Danilo Gallinari prendere finalmente in mano la sua amata Nazionale per condurla il più in alto possibile nei campionati Europei di Lituania che prenderanno il via oggi col battesimo di fuoco con la Serbia, una delle favorite per la vittoria finale (ore 14.15 italiane, diretta su RaiSport 1). Era l’agosto 2007 quando l’allora appena 19enne Danilo fu costretto a lasciare i suoi compagni in azzurro alle porte degli Europei a causa di un brutto infortunio e ora, con una già brillante carriera Nba alle spalle, elevato a giocatore di maggior spessore tecnico e vero “capobranco della squadra”, è pronto a riprendere esattamente dove aveva lasciato. Le condizioni rispetto ad allora sono mutate radicalmente. Il nuovo campionato continentale, per la prima volta a 24 squadre, si presenta come il più arduo e complicato da molti anni a questa parte. Anche grazie al “lock out”, ben 33 giocatori provenienti dall’Nba, molti dei quali avrebbero approfittato dell’estate per godersi le vacanze, andranno ad aumentare il tasso tecnico, atletico e spettacolare della competizione: Dirk Nowitzki, Tony Parker, i fratelli Gasol, Luol Deng e Andrei Kirilenko sono solo i più altisonanti tra i talenti che dovranno provare ad affrontare Gallinari e compagni. L’Italia, dal canto suo, parte come una “Cenerentola”, imbucata di lusso al gran ballo con un volo last minute (grazie all’estensione delle squadre a 24), ma consapevole della propria bellezza, accentuata dalle grazie del suo leader Gallinari e degli altri due Nba Bargnani e Belinelli. La strada sarà, comunque, davvero ardua e il ruolo di outsider al cospetto di Spagna, Serbia, Lituania e Russia è indiscutibile. Il passaggio del primo osticissimo turno dovrà poi portare a far strizzare l’occhio almeno al sesto posto, ultimo valido per un pass per il preolimpico, che potrebbe essere il sinonimo di Olimpiadi di Londra 2012. La qualificazione diretta, riservata ai due gradini più alti del podio o alla terza, nel caso di Regno Unito finalista, sembrano fuori portata, almeno sulla carta, ma l’ottimo cammino di preparazione (9 vittorie in 11 incontri, seppur senza un gioco strepitoso), sembra essere il fausto presagio di una chimica che si sta formando e di un gruppo che sembra conscio e capace di saper evidenziare, in modo molto “americano”, le tre stelle del gruppo. «Siamo molto carichi e c’è la giusta tensione - ha commentato ieri Gallinari -; per noi è un nuovo inizio. È normale che ci sia una maggiore responsabilità, soprattutto ora che cominciano gli Europei, ma abbiamo dimostrato nei tornei di preparazione di essere una squadra e che riusciamo a giocare con una chimica ben precisa. Abbiamo una nostra identità e siamo concentrati e tranquilli». Il “guru” serbo Dusan Ivkovic sta facendo divorare da giorni video su video della giovane stella lodigiana a Nemania Bjelica, esterno deputato a mettersi sulle sue tracce, e questa è un’ulteriore dimostrazione di come il “Gallo” sia considerato il nemico pubblico numero uno per i coach avversari. La Lituania, terra di cestisti che ha aperto la kermesse con oltre 55.000 persone nelle piazze che hanno palleggiato simultaneamente con la palla a spicchi ufficiale della competizione, è pronta ad accendere i riflettori sull’evento cestistico dell’anno e Danilo è ansioso di fare suo l’intero proscenio.
15 punti per l’asso di Graffignana nella gara che i vicecampioni d’Europa della Serbia hanno vinto per 80 a 68
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