Era dalla metà degli anni Novanta che il Fanfulla pallanuoto non sognava come adesso. All’epoca il settebello lodigiano concluse il campionato di Serie B al secondo posto, perdendo lo spareggio promozione contro l’Imperia. Oggi i bianconeri sono tornati da soli al comando nella classifica e l’obiettivo è la riconquista della Serie B. Primo posto solitario, tra l’altro a punteggio pieno, ottenuto sabato complice, è vero, il rinvio al 30 marzo del derby tra la Dinamica Torino (l’altra capolista e prossima avversaria attesa sabato a Lodi) e l’Aquatica.
Trait d’union tra quel Fanfulla d’antan allenato da Zoran Mustur e quello attuale è Cesare Grassi, marcatore e bomber di qualità. Che è fiducioso nel ritorno della sua squadra nel torneo cadetto: «Credo che questo sia l’anno buono per vincere il campionato. Lo sospettavo dalla prima giornata, l’ho capito il 26 febbraio quando la squadra ha vinto nella difficile vasca del Quadrifoglio Torino senza di me, assente per motivi familiari. Vuol dire che il gruppo è in grado di assorbire la mancanza di un giocatore esperto e che la panchina risponde bene». Un altro, secondo il giocatore che vanta sei stagioni in Serie B a Lodi oltre a esperienze in categoria a Cremona, è il segreto di questo Fanfulla Ecoclima che ha vinto sette gare su sette: «Abbiamo un ottimo allenatore. Nonostante sia più giovane di alcuni giocatori come me, Malato e Vignali, Vincenzo Crimi è passato dall’essere nostro compagno a fare il tecnico in maniera perfetta. Gestisce bene il gruppo, prepara alla grande le partite. E i risultati si vedono». Un’ennesima dura riprova si avrà sabato sera. Alle ore 21 alla piscina della Faustina arriva proprio con la Dinamica Torino, seconda della classe con sei vittorie su altrettante partite. Dopo aver vinto in casa contro la Pallanuoto Piacenza, che in sette giornate di campionato finora ha perso solo alla Faustina, i lodigiani contano di imporsi in un altro big match grazie anche al fattore campo. C’è da scommettere che gli spalti saranno gremiti e ci sarà di nuovo una scenografia colorata, con palloncini e tamburi. «Purtroppo - commenta il 31enne Grassi - contro i piacentini sono rimaste fuori una cinquantina di persone perché non c’era più posto. Da un lato è positivo, vuol dire che la pallanuoto piace sempre tanto in città. Dall’altro è un male, visto che uno sport che non va per la maggiore come il nostro ha bisogno del pubblico». Tre gli auspici per il futuro: «Vincere il campionato, in primo luogo. Poi avere finalmente la possibilità di giocare in vasca coperta da 33 metri a Lodi, in modo da poterci allenare in casa e non peregrinando tra Milano e San Donato, come potrebbe capitarci l’anno prossimo se saremo promossi in Serie B. Infine spero che Lodi torni ad avere un’unica società, senza la divisione tra il Fanfulla e la Wasken Boys. Così facendo potrebbero uscire tanti giovani per la prima squadra e si gestirebbero gli spazi senza discussioni».
Il settebello lodigiano è in cima alla classifica e punta a riconquistare la serie B. Sabato affronta in casa la Dinamica Torino , seconda della classe
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