Un salto indietro con la macchina del tempo e lo spettacolo è garantito. E all’Australian Open la spunta dopo una maratona epica fra “vecchietti” di successo Federer nella finale “malinconia” con Nadal, che di amarcord ha il fascino ma in campo è fatta di tennis solido e concreto condito da grandi colpi. Lo svizzero vince primo (6-4) e terzo set (6-1), è sempre ripreso dallo spagnolo, che fa suoi il secondo e il quarto (doppio 3-6) e nel quinto va anche in vantaggio di un break (1-3) salvo poi perdersi per strada e lasciare al 35enne Federer (6-3) il suo 18° Slam in carriera.
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