Giro d’Italia, arrivano sterrato e salite

Oggi giornata di riposo per la corsa rosa che vede al comando Bernal, ma da domani tutto può succedere

Giornata di riposo per il Giro d’Italia, l’occasione di riordinare le idee e di capire cosa ci attende nelle prossime tappe.Come giusto che sia, partiamo dalla maglia rosa, vestita già da 4 corridori: Ganna, De Marchi, Valter e Bernal. Ogni maglia ha la sua storia: partiamo dalla ritrovata vittoria di Ganna, che con rabbia torna a stravincere una crono, passiamo poi alle lacrime di De Marchi, che a quasi 35 anni riceve un premio alla carriera, si veste di rosa anche il giovane ungherese Valter, che spavaldo promette battaglia, per concludere arriviamo all’attuale leader, Bernal, che insieme alla sua squadra sta dominando la corsa. Per le classifiche speciali vediamo Sagan in ciclamino che guida la classifica a punti e Bouchard in blu leader degli scalatori, le differenze sono minime e tutto si può ancora ribaltare.

E ora cosa ci aspetta? La carovana ripartirà domani, mercoledì 19 maggio, con una frazione molto temuta: da Perugia a Montalcino ci saranno più di 30 km di sterrato divisi in 4 segmenti oltre ai continui saliscendi. Il giorno seguente da Siena si pedalerà per 209 km, attraverseremo gli Appennini e torneremo in Romagna. Si potrà riprendere fiato nella tredicesima tappa, un tavolo di biliardo da Ravenna a Verona dove i velocisti avranno l’ultima chance per andare in buca. Sabato, partendo da Cittadella, si arriverà sulla mitica salita del monte Zoncolan, mentre domenica, con soli 145 km abbastanza agevoli, i corridori si prepareranno al tappone dolomitico del giorno dopo: 212 Km tra Sacile e Cortina d’Ampezzo conditi da 5700 metri di dislivello preannunciano spettacolo e un gran mal di gambe, ma per fortuna noi dobbiamo solo applaudire.Martedì 25 la corsa si fermerà per l’ultimo giorno di riposo prima del rush finale.

Senza dubbio Bernal è il favorito, ma le domande non possono finire dopo 10 tappe, la corsa è ancora lunga, le salite vere, dove di solito si vince il Giro, devono ancora arrivare e ogni chilometro può nascondere un’insidia. Non ci resta che emozionarci e godere dello spettacolo rosa.

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