Hockey, Blanchetti rilancia la sfida dell’Amatori senza mecenati ma campione di tutto in Italia
Il presidente giallorosso traccia il bilancio di un 2021 indimenticabile che ha regalato a Lodi scudetto e Coppa Italia e guarda con fiducia al lavoro di Bresciani per il 2022
«Le vittorie non sono mai preventivabili, anche se si lavora sempre per raggiungerle pur nella consapevolezza delle infinite variabili che condizionano i risultati. Figuriamoci quindi se qualcuno di noi a settembre 2020 potesse avere anche solo la percezione che la stagione che stava iniziando ci avrebbe regalato una doppietta così rara in assoluto e inedita per Lodi». Parla così Gianni Blanchetti, presidente dell’Amatori Wasken Lodi, nell’intervista esclusiva al”Cittadino” in cui traccia il bilancio di un 2021 straordinario per i colori giallorossi e guarda con determinazione al 2022. « Da parte di tutti c’era grande fiducia nel valore della squadra che avevamo allestito e la consapevolezza che ce la saremmo potuta giocare - ricorda Blanchetti -, ma è chiaro che alzare in pochi mesi prima la Coppa Italia e poi un altro scudetto in un anno così difficile per i motivi che tutti sanno, era davvero difficile da immaginare. Direi un sogno anche per i più ottimisti che siamo riusciti a realizzare con pieno merito. Si tratta di traguardi straordinari che probabilmente apprezzeremo ancora di più con il passare del tempo, ma che indubbiamente ci hanno soddisfatto in maniera incredibile e almeno in parte hanno ripagato gli enormi sforzi fatti». Poi in estate il ridimensionamento della squadra, con le partenze di pezzi da novanta come Compagno e Illuzzi, ma il presidente giallorosso conferma la grande fiducia nel lavoro del tecnico Pierluigi Bresciani anche se ammette: «Oggi e ancora per almeno i prossimi due anni la scena hockeistica italiana sarà dominata da quei club che hanno alle spalle un modello di mecenatismo che a Lodi al momento non è applicabile. A meno che non appaia improvvisamente un imprevedibile benefattore, una specie di “cavaliere bianco” come successo da altre parti. In più il nostro modello che in 8 anni ha portato 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe, oltre a 3 qualificazioni ai quarti di Eurolega, oggi è pesantemente minato in uno dei suoi due pilastri che è quello del pubblico».
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