Il bomber rinuncia al rigore che non c’è

Il mondo del calcio vive di veleni e polemiche, ma per fortuna ci sono anche casi rari che fanno riappacificare con il mondo del pallone e meritano le luci della ribalta.

Minuto 5, secondo tempo di Pontegreen Castelvetro-San Rocco, Seconda Categoria del girone piacentino: il lodigiano Eros Bruschi, lanciato a rete, crolla improvvisamente a terra nell’area avversaria, con il difensore che di conseguenza gli frana addosso e induce l’arbitro a decretare il rigore in favore dei “canarini”, in quel momento in svantaggio di un gol. Proteste, confusione e direttore di gara irremovibile, fino a quando non è lo stesso centravanti di Terranova de’ Passerini a far cambiare idea a Marjan Gjorgjiev da Piacenza, fischietto designato: «Mi è sembrata la cosa più normale e giusta da fare - racconta l'attaccante classe 1992 -. Purtroppo mi sono stirato e sono caduto al momento di calciare in porta. Stavamo perdendo e quel rigore ci avrebbe fatto naturalmente comodo, però non ho dubitato un solo istante a far presente al direttore di gara che ero caduto per colpa di un infortunio e non per l'intervento del mio avversario».

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