Il codice sempreverde dello “Zar” Jacopetti

“Quando si arriva si saluta, quando si va a casa si ringrazia e si saluta. Le borse vanno messe in fila, non sparpagliate in giro. Chi arriva in ritardo alla convocazione va in panchina, se il ritardo è pesante o ingiustificato in tribuna. Finita la partita, qualsiasi sia il risultato, ci si ferma in mezzo al campo a stringere la mano all’avversario e all’arbitro e per un saluto al pubblico”. Sono solo alcune delle “leggi senza tempo” del codice di comportamento dettato dallo “Zar” Aldo Jacopetti ai tempi in cui era direttore generale del Fanfulla negli anni Ottanta: «Regole di vita che valgono ancora».

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