«Dica 33»: la Caminada Ludesana è in piena salute. La non competitiva targata Marciatori Lodigiani Avis Admo Aido è ormai diventata una «classica» del circuito delle marce del Lodigiano: quella celebrata ieri mattina è stata infatti l’edizione numero 33, per una tradizione di corsa senza cronometri o classifiche che prosegue senza soluzione di continuità dal 1983.
Anche stavolta la Caminada è riuscita nell’intento di raggiungere un’adesione a quattro cifre: sono stati infatti 1050 che hanno preso il via alle otto di ieri verso i percorsi da 4,5, 8, 14 e 20 chilometri predisposti con grande impegno dal club organizzatore. «Non siamo ai nostri massimi storici (nel 2010 si superò quota 1400, ndr) ma rispetto all’anno passato la partecipazione è cresciuta: è un trend generale, avevamo assistito a una situazione simile anche alla Marcia del Latte che organizziamo a Borgo San Giovanni» ha spiegato Ornella Balconi, presidente dei Marciatori Lodigiani. Sono stati 50 i gruppi sportivi che hanno iscritto almeno quattro podisti alla prova: il più presente si è rivelato come da tradizione il Gp Casalese con ben 71 presenze davanti al Gp Tavazzano con 46 e al Gp Valera Fratta con 44. Fin qui i numeri, ma la Caminada Ludesana è molto di più: è un tuffo nell’anima naturale e rurale di Lodi. Il percorso della marcia si avventura infatti nelle aree dell’Adda morta e della Foresta di Pianura, dando la possibilità di ai corridori «di ammirare le bellezze paesaggistiche ma anche di notare come nella vita di tutti i giorni l’attenzione e la cura del territorio siano sempre troppo scarse» la testimonianza di Pierluigi Subitoni, corridore del Gp Codogno ‘82 impegnato nella 14 km. Un tracciato di questo tipo può portare anche a simpatici incidenti di percorso come quello accaduto ai primissimi podisti partiti ieri, “stoppati” per qualche istante dall’attraversamento stradale di un gregge di pecore. La novità principale del 2015 è stata la zona di partenza e arrivo, posta non più a Villa Braila ma nel centro sportivo della Faustina grazie all’impeccabile ospitalità del Baseball Old Rags di «Ciccio» Roda: una scelta dettata da ragioni di viabilità e parcheggi. Al traguardo della Caminada Ludesana era presente anche il sindaco Simone Uggetti, stavolta solo come primo cittadino e non anche nella veste di corridore come un anno fa: «Questa è una manifestazione che porta allegria ed energia positiva: ci riesce grazie al grande lavoro su base volontaristica dei Marciatori Lodigiani». Proprio per celebrare questo spirito i Marciatori hanno istituito il premio «Amore per lo sport»: ieri il riconoscimento (un piatto della Ceramica Pagani) è andato a Vincenzo Ierardi e a Maurizio Carossa, entrambi volontari del sodalizio lodigiano. I due sono stati premiati ieri un istante prima di tornare a dar manforte alla struttura organizzativa, in perfetto stile «Marciatori Lodigiani».
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