INCHIESTA I segreti della riforma dello sport

In vigore dall’1 luglio, è però molto contestata dai dirigenti delle società

L’attuazione della riforma dello sport era attesa da tempo ma l’entrata in vigore dall’1 luglio ha creato grattacapi a tutte le società dilettantistiche del territorio. Il coro delle opinioni dei nostri dirigenti sportivi è unanime e trasversale: c’è chi la considera un’ingiustizia e chi solleva la preoccupazione dei fallimenti. Dal calcio alla ginnastica, passando per hockey e basket: un principio all’apparenza condivisibile in grado di tutelare gli operatori del lavoro ma con modalità che scaricano gravosi oneri organizzativi ed economici sulle già gracili spalle delle associazioni dilettantistiche, segnate prima dalla pandemia e poi da rincaro delle bollette energetiche. Sul quotidiano in edicola oggi, sabato 15 luglio, un focus sulle novità introdotte dalla riforma e le reazioni dei protagonisti delle diverse discipline lodigiane e sudmilanesi.

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