Sport
Mercoledì 15 Giugno 2011
L’Assigeco incassa il “no” per il Campus
Curioni ora deve decidere: restare a Lodi o scendere di categoria?
Respinta in modo inequivocabile: tre voti a favore, tre astenuti e dieci contrari. L’assemblea di LegaDue di ieri pomeriggio a Bologna ha scartato senza appello la richiesta dell’Assigeco Bpl di modificare l’articolo 2.1.j) del regolamento tecnico esecutivo, relativamente alla capienza minima degli impianti (2500 spettatori) quale condizione di ammissione e permanenza nella seconda serie nazionale. Di conseguenza il club lodigiano, che chiedeva di ridurre il requisito di capienza minima perlomeno a 1900 posti, non può più pensare di utilizzare il «Campus» come sede di gioco per la stagione 2011/2012. Nelle intenzioni della società rossoblu, spinta dopo tre stagioni a lasciare il «PalaCastellotti» dalla mancata rispondenza agli obiettivi prefissati di sostegno economico e di partecipazione di pubblico, il palazzetto codognese (omologato per 1000 posti) sarebbe stato oggetto nei prossimi mesi di lavori di adeguamento delle tribune per aumentarne la capienza, avvicinandosi al minimo richiesto dalla LegaDue. Lo spazio esistente al «Campus», dove manca totalmente una tribuna alle spalle delle panchine, non permette di arrivare ad avere posto per 2500 persone: ecco perché l’Assigeco proponeva la modifica dell’articolo del regolamento. La richiesta di Curioni “scavalca” però la semplice problematica dei posti a sedere a disposizione dei tifosi, abbracciando un concetto più ampio di tendere a superare un periodo di difficoltà economico, caratterizzato dalla crescente fatica di reperire gli sponsor, dando modo ai club che rappresentano realtà circoscritte di vivere nella categoria per la quale hanno acquisito il diritto sportivo di partecipazione. Questo garantendo un alto numero di presenze fisse alle partite, con posti a sedere più che dignitosi in percentuale stabilita riservati anche ai tifosi ospiti. I presidenti di Imola e Forlì hanno votato a favore; Veroli, Pistoia e Verona si sono astenute; il resto del gruppo ha votato contro. La missione di Franco Curioni, accompagnato a Bologna dal direttore generale Giangaetano Polenghi e dal team manager Stefano Agnesi, non ha centrato il risultato sperato. «Prendo atto del risultato della votazione presa a maggioranza, la rispetto e mi adeguo», è il laconico il commento del presidente dell’Assigeco. Incisivo anche Agnesi: «Per diversi motivi non si è tenuto conto che, nonostante la capienza minima prevista di 2500 posti, ci sono numerose realtà che mediamente non superano i 1500 spettatori. Ora archiviamo rapidamente gli effetti di questa decisione per affrontare con rinnovato entusiasmo i passi necessari all’organizzazione della prossima stagione».
Sono molteplici gli scenari che si aprono da oggi al 30 giugno, data ultima per l’iscrizione alla LegaDue, campionato per il quale l’Assigeco mantiene pieno diritto di partecipazione. L’opzione principale rimane quella di continuare a giocare al “PalaCastellotti”, o in un altro impianto con capienza adeguata alle normative della LegaDue. Nel caso in cui decida di optare per un definitivo ritorno al Campus, con conseguente «discesa» nella prima categoria permessa dalla Fip, i rossoblu dovranno invece lasciare il secondo campionato nazionale. Di sicuro, conoscendo idee e convinzioni di Franco Curioni, l’Assigeco non metterà mai in vendita il proprio diritto sportivo. Il presidente rossoblu non intende mercanteggiare sul passato e sulla storia rossoblu. Anzi, vuole ripartire proprio da questi fattori per rilanciare la propria sfida sportiva.
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