Le emozioni olimpiche dei tre lodigiani ai Giochi per i non udenti in Brasile
Il calciatore Stefano Cappato è stato eliminato ai quarti di finale dall’Ucraina ma è stato grande protagonista, le pallavoliste Luana Martone e Carlotta Ardesi tornano con la medaglia d’argento al collo
Un doppio argento nella pallavolo e un buon sesto posto nel calcio. Le Deaflympics, i Giochi silenziosi dedicati agli atleti non udenti in scena fino a domenica in Brasile a Caxias do Sul, hanno regalato grandi soddisfazioni anche agli atleti lodigiani. Sotto rete festeggiano Luana Martone, 22enne di Secugnago, e Carlotta Ardesi, 20enne di Tavazzano: tornano a casa con l’argento al collo dopo un esaltante percorso che si concluso soltanto con la sconfitta in finale contro la Turchia.
Nel calcio, il viaggio del lodigiano Stefano Cappato, una delle stelle della Nazionale azzurra, è terminato invece ai quarti di finale con il ko ai supplementari contro l’Ucraina. «Ma al di là del risultato, porterò sempre questa esperienza nel cuore - racconta l’attaccante della Riozzese -. Avevo il magone ogni volta che entravo in campo, partecipare alle Olimpiadi è il sogno di ogni atleta».
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