Cosa succede al rugby lodigiano? Un interrogativo inimmaginabile solo un anno fa, ma diventato velocemente d’attualità nelle ultime settimane semplicemente leggendo i risultati del Rugby Lodi in Serie C maschile. Risultati di partite fantasma, visto che le “Fenici” hanno rinunciato sia al match esterno contro il Gussago del 20 ottobre sia (nonostante le rassicurazioni dello stesso presidente Alessandro Cipolla) alla sfida di domenica scorsa al campo “Barbarossa” contro il Cremona. A impedire la disputa dell’ultima gara (nonostante solo uno dei 25 ragazzi del gruppo della squadra non risulti ancora regolarmente tesserato) è stato sempre il numero di atleti troppo esiguo, per una situazione che (salvo clamorose smentite dal confronto tra giocatori e dirigenza conclusosi nella tarda serata di ieri) porta purtroppo dritto al ritiro della formazione maschile dal torneo di C: «Non ci sono i presupposti per continuare», spiega chiaramente il presidente Cipolla.
Con 24 giocatori tesserati ritirarsi da un torneo in corso può apparire un’anomalia, ma dietro al forfait delle “Fenici” ci sono fattori che vanno oltre la consistenza numerica della rosa. In primis gli infortuni, che stanno tenendo al palo atleti-chiave come il capitano Lorenzo Spezia. In secondo luogo il progressivo raffreddamento dei rapporti tra la società e una parte dei giocatori, rimasti legati al coach della scorsa stagione Davide Premoli e demotivati sia da un’attività diventata più onerosa (con le trasferte in pullman a carico anche degli atleti) sia soprattutto dall’assenza di una propria struttura dove allenarsi (al “Barbarossa” è impossibile farlo nei giorni feriali vista l’assenza di un impianto di illuminazione e l’indisponibilità degli spogliatoi).
Quest’ultimo per Cipolla è un punto-chiave non solo per pensare di riproporre una squadra senior maschile, ma anche in generale per il futuro della palla ovale in città: «Il fenomeno rugby potrà tornare in auge, ma abbiamo bisogno di una “casa”: non potremo restare per sempre ospiti della pista di atletica. Ci serve una mano da parte dell’amministrazione comunale». Il Rugby Lodi comunque proseguirà la propria attività: «Per il presente punteremo su squadra femminile (domenica scorsa quarta classificata a Mantova nel primo concentramento regionale di Coppa Italia di rugby a sette, ndr) e minirugby, ambiti nei quali possiamo realmente crescere». In attesa che Lodi torni a «fare meta» anche con gli uomini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA