Sport / Basso Lodigiano
Giovedì 30 Novembre 2017
Luana Martone vince la Champions per non udenti
Giocatrice 17enne di Secugnago
Dopo l’argento olimpico la Champions League: continua il 2017 trionfale di Luana Martone. La giocatrice di Secugnago, 17 anni, nella vita sportiva di tutti i giorni è capitano della Bcc Laudense Accademia Volley attualmente in testa al Girone A del campionato territoriale Under 18, ma la sua esperienza con l’attività dedicata ad atlete non udenti prosegue e sabato al “Palanorda” di Bergamo ha toccato un nuovo prestigioso traguardo: dopo la seconda posizione ottenuta in estate alle Deaflympics in Turchia con la Nazionale sorde Martone ha ottenuto con la maglia del Gruppo Sportivi Silenziosi Ancona la vittoria nella fase finale della Deaf Volleyball Champions League.
Alla fase finale l’Ancona era giunto attraverso un torneo giocato l’estate scorsa: superato il primo scoglio il club marchigiano ha reclutato Martone (in prestito) e affrontato tre giorni di gare full immersion in cui undici formazioni provenienti da tutta Europa (otto i Paesi rappresentati) si affrontavano suddivise in quattro gironi, che promuovevano le prime classificate al tabellone a eliminazione diretta.
Il cammino del Gss Ancona inizia battendo 3-0 le polacche del Mazowszw di Varsavia ma la sconfitta subita contro il russo Novosibirsk in quattro set (dopo aver vinto con un netto 25-17 il primo round) nella seconda giornata del girone relega Luana Martone e compagne al secondo posto del raggruppamento. Il meglio però deve ancora arrivare.
Nei quarti di finale l’Ancona guidato da Andrea Coccolo si trova opposto al Kv Kiev: sotto di un set (21-25) si porta avanti 2-1 (25-17 e 25-22), viene raggiunto (21-25) e poi si invola al tie break chiudendo una delle gare più belle dell’intera rassegna.
Ancora una russa e ancora un quinto set nelle semifinali: rivale è il Saint Petersburg. Martone e compagne si trovano sotto due set a uno ma nei due round finali innestano le marce alte e chiudono 3-2 (25-13 e 15-8 gli ultimi due parziali). La Champions League viene decisa da una sfida tutta italiana contro la Pavoni Brescia: il “derby” tutto azzurro (Martone conosce parecchie avversarie, sue compagne di squadra in Nazionale) applaude il trionfo marchigiano per 3-1.
Dopo il podio che ha emozionato tutta Italia in Turchia la schiacciatrice lodigiana conquista così un altro trionfo non certo atteso: «Non ci aspettavamo nulla: siamo scese in campo pensando a giocare e basta. Di sicuro è stata una gioia vincere addirittura la finale», ricorda la diretta interessata, spesso impiegata dal coach Coccolo in un tourbillon di cambi divenuto routine anche per reggere l’urto di cinque gare in tre giorni (quattro solo tra venerdì e sabato).
Lo sguardo di Luana (la cui sordità è solo parziale: in campo comunica con le compagne attraverso il labiale più che con il linguaggio dei segni) è comunque sempre puntato all’azzurro: «Ho sostenuto un raduno della Nazionale sorde a Milano in ottobre, ne farò un altro in gennaio a Treviso: l’obiettivo sono gli Europei Under 21 probabilmente in maggio, ma devo dire che il cammino sta procedendo sinora molto bene».
La certezza è che gli ultimi sei mesi hanno stravolto il suo modo di concepire la pallavolo: «Ho vissuto esperienze fantastiche con ragazze altrettanto fantastiche e poi sono pure migliorata tecnicamente giocando con compagne e contro avversarie più forti». Luana non nasconde una certa emozione, ma lascia intendere come il meglio debba ancora venire.
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