Un debutto da predestinato. Gli bastano 10 minuti scarsi per entrare nella ristretta élite degli esordienti goleador azzurri. Alessandro Matri lascia subito la sua firma d’autore anche in Nazionale: la data del 29 marzo resterà indelebile nei ricordi del bomber di Graffignana, autore della rete che permette alla squadra di Prandelli di chiudere sul 2-0 l’amichevole con l’Ucraina. Il centravanti di Graffignana, entrato in campo al 17’ della ripresa al posto di Rossi, sigla il raddoppio al 36’ con un preciso diagonale su assist geniale di Giovinco. «È un’emozione unica - le parole di Matri nelle interviste del dopopartita -. Avevo mezz’ora a disposizione e ho dato tutto. Ringrazio Giovinco, che a mettere certi assist è bravissimo: per 20 metri gli ho chiesto la palla, poi ho preso due pali e mi sono spaventato. Il futuro? Io sono a disposizione del ct, mi va bene anche giocare 10 minuti. Devo fare bene in campionato, perché se si fa bene in campionato la maglia azzurra è una conseguenza».
In avvio il ct conferma gli undici annunciati alla vigilia: otto volti nuovi con attacco affidato alla coppia Rossi-Gilardino. La nota lieta del primo tempo sono i sincronismi a centrocampo: una mediana tecnica, con Montolivo vertice basso, Nocerino e Marchisio ai lati e Aquilani alle spalle delle punte. Ci mette qualche minuto però l’Italia a trovare la giusta quadratura. In avvio è infatti l’Ucraina a rendersi più insidiosa: al 1’ Rakytskiy coglie il palo esterno con una gran botta dal limite, poi (15’) Viviano è chiamato in causa dal diagonale di Fedetskiy. Al 17’ Chiellini è costretto a dare forfait per un problema muscolare, al suo posto Astori. L’Italia inizia a tenere bene il campo e tra il 20’ e il 22’ ha due occasioni con Rossi, che prima spreca un contropiede (ignorato il liberissimo Marchisio) e poi impegna Shovkovskiy di sinistro. Al terzo tentativo il «folletto» del Villareal va a segno: scocca il 27’ quando Criscito mette al centro da sinistra, Aquilani calcia di prima intenzione, la palla sbatte contro il fondoschiena di Gilardino ma Rossi è lestissimo a gettarsi sulla carambola e a insaccare con un tocco mancino. Nella ripresa il valzer delle sostituzioni interrompe spesso la fluidità del gioco, anche se Viviano se la vede brutta in un paio di occasioni. Al 30’ l’Italia rimane in 10 per l’espulsione di Astori ma gli azzurri tengono bene e al 36’ chiudono i conti con Matri: su azione di rimessa il lodigiano (rimasto da solo a reggere l’attacco dopo la sostituzione di Gilardino con Bonucci) raccoglie il colpo di tacco di Giovinco e con un destro a incrociare che tocca entrambi i pali sigla il gol del 2-0. Esulta anche Prandelli, per Matri è il coronamento di un sogno che non vuole finire.
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