Mondonico riparte da Sant’Alberto

All’oratorio di Sant’Alberto ormai è di casa: da qualche anno, quando gli impegni lo consentono, si mette tuta e scarpette e scende in campo per allenare i bambini che gli ha affidato l’amico don Giancarlo Marchesi. Lo stesso farà anche domani mattina, ma appena finito il lavoro sul campo si trasferirà nel salone della parrocchia per incontrare la stampa nazionale e raccontare le sua verità in seguito all’esonero improvviso dalla panchina del Novara dopo soltanto sei partite. Parliamo naturalmente di Emiliano Mondonico, il tecnico di Rivolta d’Adda che aveva coronato il sogno di tornare in Serie A dopo aver sconfitto un tumore. Proprio all’oratorio di Sant’Alberto, nel febbraio dello scorso anno, Mondonico (che oggi compie 65 anni) era riapparso in pubblico per riabbracciare i “suoi” bambini e festeggiare insieme a loro la guarigione. E non è un caso quindi che il “Mondo” abbia scelto di nuovo la parrocchia lodigiana per svelare i retroscena di un esonero che ai più è apparso quanto meno bizzarro. Chiamato in panchina per sostituire Attilio Tesser, l’ex allenatore di Torino e Atalanta è rimasto in carica poco più di un mese, il tempo per conquistare una storica vittoria a “San Siro” contro l’Inter e racimolare in totale 5 punti. Non sufficienti evidentemente per convincere la dirigenza novarese a proseguire su quella strada, visto che la società ha pensato bene di richiamare al timone Tesser, con tanti saluti al “Mondo” e al suo ritorno nella massima serie che soltanto una quarantina di giorni fa era stato dipinto come una favola. Il tecnico rivoltano non l’ha presa bene, ma in questi giorni ha preferito non rilasciare dichiarazioni: parlerà solo domani, a Sant’Alberto, tra il calore di quella gente che ha sempre dimostrato di volergli bene. «È un po’ strano quello che è successo - si è limitato a dire il tecnico al “Corriere della Sera” -. Scriverò le mie ragioni a mente fredda». Che il licenziamento lo abbia messo in subbuglio però è innegabile, tanto che la figlia Clara, sulla sua pagina Facebook, aveva definito “infami” i dirigenti del Novara. Il messaggio è stato presto rimosso, ma conferma che dietro l’esonero si nasconde qualche spiacevole verità: «Mia figlia è un’ultrà, guai a chi mi tocca - ha spiegato Mondonico -. Ma io le ho detto di lasciar perdere». Anche perché domani si conosceranno tutti i dettagli della vicenda: appuntamento intorno alle ore 11, subito dopo l’allenamento con i bambini del Sant’Alberto.

Un sabato con i suoi pulcini dell’oratorio S. Alberto di Lodi: così Mondonico reagisce all’esonero choc dal Novara

© RIPRODUZIONE RISERVATA