OLIMPIADI Il bilancio di Edoardo Scotti: «Volevo due finali e due finali sono arrivate»

Il quattrocentista lodigiano racconta al “Cittadino” i suoi Giochi

Settimo a Tokyo con la 4x400 maschile, sesto nella 4x400 mista e settimo nella 4x400 uomini a Parigi: tre anni dopo, Edoardo Scotti consolida il proprio status di punto fermo per la staffetta del miglio azzurra, raddoppiando le presenze in finale con la voglia matta di “esplodere” anche a livello individuale. Lo “Stade de France”, insomma, vale un pieno di fiducia, che fa dimenticare, al rientro in Italia, il fastidio per la scoperta che i propri bagagli sono rimasti... nella capitale francese. «Sono contento, nel complesso: volevo due finali e due finali sono arrivate e la bella frazione della gara decisiva della 4x400 maschile mi ha dato conferma di come la forma non sia in calando. È vero, volevamo anche due record italiani, ma non sono caduti per motivi precisi».
Nell’intervista concessa al “Cittadino” uno sguardo anche fuori dalla pista, a partire dal portabandiera azzurra che non ha potuto difendere il titolo olimpico nel salto in alto con tutte le sue energie: «Tamberi ha confermato anche a Parigi il suo carisma di capitano, è una delle figure migliori che abbiamo e chi lo critica capisce poco di questo mondo».

L’intervista completa sul “Cittadino” di martedì 13 agosto

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