OLIMPIADI Scotti e Omoruyi, due lodigiani a Parigi: le loro parole al “Cittadino”

Il quattrocentista punta a due finali nelle staffette 4x400, la pallavolista è salita in extremis sul carro di Velasco e sogna uno storico oro

Olimpiadi, atto II. Per la propria seconda partecipazione ai Giochi Edoardo Scotti scalda i motori in Val di Fiemme, a Predazzo, nella terra d’adozione di un altro lodigiano approdato alla gloria in maglia azzurra ai Giochi come Samuel Pizzetti (nuoto, edizioni 2008 e 2012): con lui i gruppi di 4x400 mista e 4x400 donne, in un ritiro che si concluderà giovedì 25 luglio. Dal Trentino “Edo” tara il mirino verso le ambizioni della sua seconda esperienza a cinque cerchi. A Parigi non correra i 400 individuali ma le formazioni delle 4x400 sono decisamente competitive: quali sono gli obiettivi? «Ambizione minima in entrambi i casi è entrare in finale, poi possiamo fare bene sia nella mista sia nella maschile. E in entrambe il record italiano è a rischio...».

Il 25 agosto festeggerà i suoi primi 22 anni. E chissà che davanti alla torta non possa scattarsi una foto con una medaglia al collo: sarebbe il regalo più bello. Dopo avere vinto tutto con le Nazionali giovanili e a livello di club, Loveth Omoruyi va a caccia del grande sogno: a Parigi disputerà la sua prima Olimpiade, il traguardo massimo di ogni atleta. Sarà la prima pallavolista lodigiana a partecipare alla manifestazione a cinque cerchi: “Lolly” è già nella storia. «Io non sono scaramantica: si punta più in alto possibile. Il podio non è un’utopia: faremo di tutto per salirci».

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