«aBBiamo realizzato il nostro sogno, grazie a tutti». La scritta che campeggia da ieri mattina sul sito internet del Fanfulla Ecoclima esprime al meglio la soddisfazione per la promozione in Serie B, ottenuta nonostante il ko di sabato a Torino grazie alla differenza reti negli scontri diretti che “blinda” matematicamente la formazione bianconera. La squadra ha guidato la classifica dalla prima giornata del campionato, segnando gol a raffica e regalando spettacolo. E a una giornata dal termine della stagione arriva il ritorno nel torneo cadetto, un obiettivo raggiunto con un lavoro che parte da lontano: «Quando nel 1999 sono entrato nella società - ricorda il dirigente Raffaele Viviani - si diceva che il Fanfulla facesse fatica a sopravvivere in Serie C. Ora siamo contenti di rispondere con la vittoria del torneo e il passaggio in B. Con il tempo abbiamo creato un gruppo di giocatori molto unito e i risultati si sono visti. È bello festeggiare una formazione allenata da un tecnico giovane e composta, tranne due eccezioni, da atleti tutti lodigiani». Per scaramanzia sabato Viviani non ha seguito la squadra a Torino. In panchina, come di consueto, c’era l’ex giocatore e attuale direttore sportivo Massimo Vanazzi: «Sicuramente è stata una stagione di alto livello, la ritengo molto positiva. Sono cresciuti parecchio i giovani ai quali abbiamo dato fiducia e i veterani hanno fatto egregiamente la loro parte: il rientro di Grassi a Lodi ha fornito sicurezza a tutta la squadra, oltre ad un’aggiunta importante a livello di qualità. Crimi è un allenatore emergente, non è facile conquistare una promozione a 28 anni: quando 3 anni fa si puntò sul suo passaggio in panchina venne compiuta un’operazione azzeccata». E il diretto interessato cosa dice? «Sono molto soddisfatto - le parole di Crimi - dopo una stagione che si è aperta così come si è chiusa, ovvero all’insegna dell’impegno. Si è parlato tanto della forza del gruppo e credo sia uno dei motivi della promozione; amici fuori dalla vasca, molto uniti nel corso delle partite». Dopo un torneo in cui tutti hanno fatti i protagonisti non è facile strappare un riferimento a un singolo giocatore. Però insistendo si riesce a ottenere un nome all’allenatore: «Manfredi ha svolto un ruolo determinante, difficile, mettendosi al servizio del collettivo». A fine gara proprio Antonio Manfredi si è sciolto in un pianto liberatorio: «Troppo grande l’emozione - le parole del centroboa - per la vittoria del campionato. Non pensavo che avrei provato una gioia così». Otto anni fa, quando i bianconeri erano saliti l’ultima volta in Serie B, faceva già parte della squadra Cesare Grassi. Oggi conquista un’altra promozione: «Questa volta - spiega - provo sensazioni diverse, anche perché l’età è differente. La scorsa estate sono tornato a Lodi con l’obiettivo di vivere un campionato da protagonista, convinto che il Fanfulla potesse fare qualcosa di importante. Ci siamo riusciti, lavorando tanto, lottando su tutti i palloni e ottenendo un aiuto prezioso dai nostri tifosi»
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