Sport
Mercoledì 21 Dicembre 2011
Pizzetti in “crisi” da sovrallenamento
«Mi sono riposato poco, ma il morale è alto»
Non c’è allarme rosso, ma preoccupazione sì. In questi giorni Samuel Pizzetti ha sempre a che fare con l’acqua, ma in una situazione per lui insolita. Da lunedì fino a domani è infatti di stanza a Merano, dove sta vivendo un breve soggiorno termale. Lo scopo? «Semplicemente rigenerarmi, mi sono preso quattro giorni di vacanza», racconta il diretto interessato. In realtà si tratta di una “vacanza forzata”, decisa di comune accordo da Marco Bonifazi (coordinatore tecnico delle squadre nazionali e laureato in medicina) e da Arnd Ginter e Lorenzo Marugo, rispettivamente allenatore e medico sportivo dell’azzurro, dopo aver verificato lo stato di affaticamento lampante emerso agli Assoluti invernali di Riccione (venerdì il casalese ha chiuso ultimo i 400 sl in un “raccapricciante” 4’04”71). Domenica “Pizzy boy” ha onorato come ha potuto i colori della Nuotatori Milanesi nella fase regionale di Coppa Brema (terzo nei 1500 in 15’31”94 e quinto nei 400 in 3’53”50 in vasca corta), lunedì ha svolto degli esami specifici sul sangue per cercare di capire le ragioni di questa débacle. Gli esiti saranno noti solo venerdì, ma lo spettro che aleggia sul 25enne Pizzetti si chiama “overtraining” (o sovrallenamento): un intoppo fastidioso sulla strada per Londra 2012.
Dieci sedute in acqua settimanali per 80 chilometri nuotati, cui aggiungere quattro allenamenti in palestra: ritmi tenuti non per un mese, ma per quasi tre. Un incremento di volumi non indifferente rispetto al passato che è secondo Arnd Ginter causa di sovrallenamento: «Ho un’opinione personale sul fattore scatenante, ma non voglio sbilanciarmi. Un atleta top come Samuel si allena sempre al limite, per superarlo basta purtroppo molto poco». “Pizzy boy” ha invece meno dubbi: «Ho detto troppo spesso di “sì” a inviti a eventi che richiedevano viaggi lunghi: così mi giocavo l’unico giorno libero settimanale, non riposavo e accumulavo stanchezza. Più che di un errore si tratta di esperienza accumulata per il futuro».
Atleta e tecnico guardano l’orizzonte con punti di vista diversi. Quanto la vicenda turba Ginter? «Non sono disperato, ma preoccupato sì. I programmi restano gli stessi, Samuel riprenderà venerdì, riposerà a Natale e Capodanno e l’8 gennaio partirà per il collegiale in altura in Arizona. L’Olimpiade non è in pericolo (per qualificarsi le chance saranno gli Assoluti primaverili in marzo e gli Europei in maggio, ndr), ma ora non potremo più sbagliare nei carichi». Pizzetti è preoccupato? «Assolutamente no, non ho timore di perdere il treno per i Giochi. Occorre allenarsi tanto, ma a volte a premere sempre sull’acceleratore la benzina finisce prima del previsto. Il morale è alto: sono molto motivato, per me non cambia nulla». La sapienza è figlia dell’esperienza, ma per il sogno a cinque cerchi sarà meglio evitare altri spiacevoli incontri con l’overtraining.
Cesare Rizzi
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