Samuel Pizzetti esce dal suo “annus horribilis” con una stuzzicante idea da fondista in testa. Il 2012 resterà nella memoria di “Pizz” per la lunga battaglia contro un avversario minuscolo quanto subdolo come il virus della toxoplasmosi, con annessi la lunga rincorsa a una condizione decente e alla qualificazione olimpica, la doppia medaglia agli Europei in vasca lunga (bronzo sui 400 sl, argento nella 4x200 sl), la deludente spedizione olimpica a Londra (eliminato in batteria nei 400) e un autunno travagliato per le difficoltà di recupero tra un allenamento e l'altro dovute ancora ai postumi della malattia. «Nel 2012 ho imparato ancora di più a tenere duro - riflette il nuotatore di Casale -: ovviamente mi aspettavo di più, ma mi sono comunque intascato due “medagliette” europee che mi hanno dato tanta consapevolezza dei miei mezzi. Tante persone hanno fatto il tifo per me anche in questo 2012 sfortunato: nessuno mi ha voltato le spalle, in tanti, tra compagni di squadra, amici e appassionati di nuoto, mi hanno stimolato a rialzarmi».In mezzo una scelta non solo professionale ma anche di vita importante come il trasferimento al centro federale di Ostia e il cambio di coach, da Arnd Ginter a Stefano Morini: «Arnd avrebbe probabilmente preferito restassi, ma avere una piscina a due passi dalla mia abitazione stavolta era fondamentale anche per recuperare meglio dopo la toxoplasmosi».Proprio con Morini Pizzetti sta vagliando un nuovo obiettivo da centrare, di fatto una sorta di ritorno alle origini: «Nel 2013 proverò anche qualche 5 km in acque aperte. Prendiamo spunto da Oussama Mellouli, a Londra bronzo nei 1500 sl e oro nella 10 km. Sono curioso di capire quello che valgo: in fondo è una distanza in cui ho vinto tre titoli italiani da Junior e uno da Cadetto (nei 5000 in piscina è pure primatista italiano assoluto, ndr). La qualificazione per i Mondiali di Barcellona in questa specialità? Mai dire mai». Barcellona potrebbe essere peraltro uno scenario tecnicamente ideale per Pizzetti: «I miei problemi al di fuori della piscina sono sempre stati le onde e i contatti. In Spagna si nuoterà in un bacino e ci sarà anche una 5 km a cronometro (quella a squadre, ndr): mi eviterebbero sia mare mosso sia gomitate e calci». Parole seguite a ruota da una “ammonizione”: «A Barcellona prima di tutto però vorrei andarci per le gare in corsia». Il suo programma è ambizioso: «Sarà difficile arrivare al top su tutte le distanze, ma sono convinto di poter provare a qualificarmi su 400, 800, 1500 e 4x200 stile libero. I tempi-limite fissati dalla Fin (3'48"00 per i 400, 7'53"00 per gli 800 e 15'02"00 per i 1500, ndr) sono alla portata». La condizione di forma è però rimasta lontana nell'autunno in vasca corta: «Settanta chilometri alla settimana li ho sempre nuotati. Ora secondo i medici dovrei essere come nuovo e inizierò a mettere le basi aerobiche per il collegiale in altura di Flagstaff, in Arizona (3-24 febbraio, ndr) per preparare gli Assoluti primaverili di aprile che qualificheranno non solo per i Mondiali (in calendario dal 20 luglio al 4 agosto, ndr), ma anche per i Giochi del Mediterraneo (in Turchia, 20-24 giugno, ndr) dove ho sempre fatto bene».Pizzetti non teme che il suo periodo più fulgido sia ormai alle spalle: «Ai Mondiali di Shanghai 2011 sono arrivato tra i primi dieci al mondo in quattro specialità ma non ero al 110 per cento della forma. Ho 26 anni, Ryan Lochte nel 2012 ha fatto grandi cose da 28enne: il giorno in cui arriverò all'apice della forma nella grande manifestazione potrò fare meglio di Shanghai. Accadrà quest'anno». A Barcellona per la piscina e magari pure per il fondo: per il 2013 il “Pizz” battagliero non lascia. Anzi, vorrebbe pure raddoppiare.Cesare Rizzi
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