Un Fanfulla tutto “made in Lodi”

Un Fanfulla marchiato “Lodi Doc” riparte dopo la delusione della retrocessione. Ieri mattina la squadra si è radunata alla «Dossenina» per l’allenamento numero uno dell’annata con la sorpresa dell’arrivo del terzino destro classe 1991 Andrea Orsini. Il presidente Roberto Minojetti spiega i due perni attorno ai quali è stato ricostruito l’organico: «Abbiamo allestito una squadra basata su due perni importanti: la lodigianità e la giovane età media. Se son rose....». Per ora il Fanfulla inizia la preparazione in tutta tranquillità. Anzi, in un clima di calma piatta, abituale attorno al club bianconero. D’altronde il colore a Lodi si vede soprattutto nell’hockey su pista; da tempo il calcio è di molto in secondo piano. Sarà un campionato tutto da scoprire quello di Promozione nel quale è scivolata la società di viale Pavia dopo l’inopinata sconfitta ai play out contro il Villanterio. A distanza di poco più di tre mesi è cambiato tantissimo, dallo staff tecnico ai giocatori, che sono praticamente tutti residenti in città e nell’immediato circondario. Molti ragazzi sono saliti dagli Allievi e dalla Juniores in prima squadra, in panchina è tornato Virginio Gandini, a livello dirigenziale sono arrivati Mario Fiore (direttore sportivo), Luigi Sbrossi, suo collaboratore, e Attilio Vigo, team manager. I quattro sono presenti ben prima delle 9 per organizzare la seduta di preparazione. Minojetti deve lasciare lo stadio poco dopo le 9 per motivi di lavoro, ma prima saluta i tesserati che arrivano alla spicciolata: «Mi pare un segnale chiaro il fatto che il più pronto a mettere piede in campo sia Paolo Curti. Il nostro veterano - sottolinea il presidente - vuole subito dare l’esempio ai tanti giovani. Per gli under mi sento di spendere una parola di fiducia per Lacchini; sono sicuro che farà bene». E per il Fanfulla, che stagione sarà? «Iniziamo un’annata con tutte le difficoltà di cui si è già scritto negli ultimi mesi, con tanto impegno, con un organico ben formato dal direttore Fiore, dal suo staff e dal mister. Niente proclami, testa bassa e lavorare». Chiamato in causa dal presidente, Edoardo Lacchini ringrazia immediatamente: «Sento la responsabilità di avere, per la prima volta a Lodi, la possibilità di partire da titolare. Da alcuni giorni mi alleno da solo per riprendere il ritmo dopo l’intervento al menisco, ora ho tanta voglia di iniziare». E da lì a mezz’ora la sua richiesta sarà esaudita visto che inizierà a «torchiarlo» il nuovo preparatore Sergio Toniato. Prima c’è tempo per il saluto di Mario Fiore e per il discorso di Virginio Gandini: «Alla squadra ho chiesto di amalgamarsi in fretta - spiega il trainer bianconero - ricordando che questa di preparazione alle partite ufficiali sarà fondamentale nell’economia della stagione. Ho sottolineato la necessità di dare subito il massimo e di aiutarsi a vicenda, dentro e fuori dal campo». L’allenamento è durato poco più di un paio d’ore. Subito è entrato in scena il pallone che ha accompagnato le corse, le partitelle di pallamano e gli esercizi tecnici in movimento. Oggi il Fanfulla si allenerà ancora alla «Dossenina»; al gruppo si aggregherà anche il difensore Marco Gabrielli, assente giustificato al primo giorno di lavoro per motivi professionali. Sino a venerdì la squadra sosterrà un’unica seduta di preparazione al mattino: «Sabato - spiega Gandini - effettueremmo una doppia seduta. Domenica mattina ci sarà allenamento, alla sera avremo la partita al «Trofeo Viscolube» a Sant’Angelo contro il Cavenago». Subito un test difficile contro gli ex Grego e Cappellini.

Sceglie il profilo basso il Fanfulla da ieri al lavoro dopo lo choc della retrocessione in Promozione. In casa del Guerriero nessuno si mette a lustrare il blasone ormai decaduto, preferendo per il futuro puntare le carte su una rosa dove i giovanissimi lodigiani sono in netta maggioranza

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