A Mediglia terzo raid dei vandali alla casa dell’acqua

La casa dell’acqua di Mombretto rischia di chiudere. Anzi, chiuderà se mai dovesse essere un’altra volta bersaglio di un atto vandalico. Così ha deciso la giunta guidata dal sindaco Paolo Bianchi, stanca di dover far fronte alle spese di riparazione della fontana pubblica, già tre volte in due mesi messa fuori uso dal teppista di turno. Ecco perché, in questi giorni, è comparso un inequivocabile cartello: «Purtroppo negli ultimi 60 giorni, ignoti, per ben tre volte hanno volontariamente danneggiato il display della Crs (la carta regionale dei servizi, ossia la tessera sanitaria, che serve per accedere gratuitamente all’erogatore, Ndr) necessario per consentire l’erogazione dell’acqua frizzante – recita il foglio informativo dell’amministrazione comunale -. Questi atti di vandalismo sono costati all’amministrazione comunale ben 1.500 euro utilizzabili per altri fini. Si comunica che questo sarà l’ultimo intervento e che, qualora succedesse di nuovo, l’amministrazione non provvederà all’ulteriore sostituzione, garantendo la sola erogazione dell’acqua naturale». Si potrebbe dire a mali estremi, estremi rimedi. Ma a quanto pare soluzioni diverse non sono percorribili. «Penso che per pochi elementi che non so come classificare a pagare le conseguenze è un’intera frazione – afferma il vice sindaco Gianni Fabiano - atti di vandalismo che sono imperdonabile e che cercheremo con ogni mezzo di ostacolare. Chiediamo in questo senso anche la collaborazione dei cittadini di Mombretto, che tanto tengono al servizio: se hanno visto qualcosa, ritengano di poterci aiutare a smascherare i responsabili dei danneggiamenti, si rivolgano agli uffici comunali o alla polizia locale. A prescindere dalla mera parte economica che pesa sulle casse comunali, quindi sulle tasche dei nostri cittadino, questo è un tema più grande, perché si allarga e ricomprende il rispetto dei beni pubblici e del vivere in società». Ovviamente la scelta dell’amministrazione di chiudere i rubinetti dell’acqua frizzante al prossimo vandalismo ha fatto discutere: molti si sono schierati a favore della maggioranza consiliare, altri hanno invece sottolineato che non è giusto togliere un servizio al cittadino perché non si è in grado di individuare i responsabili dei danneggiamenti. Oggi i medigliesi possono “spillare” liberamente l’acqua liscia, senza limiti, mentre per la “gassata” ogni cittadino ha la possibilità di prelevare fino a 12 litri settimanali senza spendere nulla. Basta passare la propria carta dei servizi per riempire la bottiglia di acqua frizzante. Ma rotto il display, niente più bollicine: ci si dovrà accontentare dell’acqua liscia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA