A Peschiera i veleni della Sisas di Pioltello
Oltre 540 tonnellate di rifiuti dell’ex chimica stoccati in città
È finito a Peschiera Borromeo un pezzetto dell’ex Sisas di Pioltello-Rodano.
Sono 544 le tonnellate di rifiuti pericolosi che hanno trovato alloggio, seppure temporaneo, nell’impianto di gestione rifiuti della Sita di Peschiera.
«Si tratta di terreno contaminato con nero fumo - spiegano dall’azienda riferendosi al rifiuto frutto della combustione di prodotti petroliferi pesanti - arrivato in big bags, degli speciali contenitori adatti a contenere questo tipo di rifiuto da un metro cubo l’uno. Le scorie, arrivate qui a fine marzo, rimarranno nel nostro impianto per un periodo indicativo di altri due mesi, dopo di che, prenderanno la strada della Germania, dove saranno definitivamente inertizzati e smaltiti».
L’ex Sisas, l’industria chimica affacciata sulla rivoltana da cui arrivano i rifiuti, è stata per lungo tempo al centro di una disputa tra l’Italia e l’Unione Europea, tanto che quest’ultima aveva intimato di bonificare l’area entro marzo o sarebbe scattata una maxi sanzione di 400 milioni di euro.
Per onorare questo impegno, il ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva nominato l’Avvocato Luigi Pelaggi commissario straordanario per la bonifica, che aveva poi indetto un appalto vinto dalla società Daneco.
In pochi mesi l’intera area è stata sgomberata, con l’incessante lavoro di 10 mila camion che giorno e notte facevano dentro e fuori dall’ex chimica, portando via, a tempo di record, più di 270 mila tonnellate di rifiuti: 165 mila tonnellate di non pericolosi, 104 mila di pericolosi (di cui 50 mila di nerofumo) e 16 mila di inerti.
La “missione compiuta”, annunciata con soddisfazione dal presidente Formigoni, dal ministro Prestigiacomo e dal commissario Pelaggi, lo scorso 27 marzo, aveva in realtà dato il via a un piccolo giallo relativo alla sorte finale dei rifiuti scomparsi da Pioltello senza che nessuno sapesse dove fossero finiti, denunciato dagli attivisti di Greenpeace: «Abbiamo chiesto più volte, a partire dallo scorso 10 febbraio - denunciavano gli ambientalisti- di avere una lista degli impianti di stoccaggio temporaneo e dei siti di smaltimento finale di tutti i rifiuti nell’area ex Sisas, con le relative quantità e tipologie di rifiuti. Ma nessuno ci ha risposto». Almeno fino a ieri, quando Daneco ha reso noto l’elenco dettagliato di destinazone e transito di tutti i rifiuti. «Quelli classificati pericolosi - precisano - sono stati distribuiti tra 14 impianti in Italia e 3 all’estero, tutti idonei a ricevere il materiale in questione». Così benché i rifiuti dimorino a Peschiera dalla fine di marzo, della loro presenza si è avuta notizia solo ieri.
Secondo la Sita la presenza delle 544 tonnellate di rifiuti pericolosi non deve destare in alcun modo preoccupazione tra i cittadini: «Sono stati fatti dei test di cessione, che consistono nel verificare la porzione di contaminanti che, nelle 24 ore vengono ceduti nell’ambiente. Il risultato è stato inferiore allo 0,01».
Comunque sia, assicurano ancora dall’azienda, «una volta completate le procedure burocratiche per avere le autorizzazione tanto tedesca quanto italiana allo spostamento dei rifiuti, le big bags prenderanno la strada della Germania».
Oltre 540 tonnellate di rifiuti provenienti dalla chimica di Pioltello-Rosano nell’impianto della Sita di peschiera in attesa di essere trasferiti in Germania
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