A scuola in bus, l’odissea dei ragazzi di Paullo
Dai questionari degli studenti emergono condizioni di viaggio impossibili
A volte non riescono a prendere per tempo il pullman, altre volte sono costretti a fare l’intero viaggio in piedi. Sulla linea Paullo – Crema sono tanti i problemi segnalati dagli studenti provenienti da Paullo, Tribiano, Zelo e Mediglia. Nonostante l’aggiunta di un pullman, il servizio è ben al di sotto delle esigenze manifestate dai ragazzi, costretti a veri e propri sacrifici per arrivare in orario alle lezioni.
Tema ribadito dal Comitato genitori dei licei Racchetti-Da Vinci, soprattutto in virtù dei permessi negati dalle scuole, che penalizza ancor di più i frequentanti “ritardatari” non certo per loro colpa. Per loro niente uscita anticipata o entrata posticipata nel caso di incompatibilità di orari scolastici e mezzi di trasporto.
«Abbiamo fatto compilare alle famiglie un questionario — riferisce il Comitato — per rilevare le linee che presentano maggiori criticità, rispetto gli orari di uscita ed entrata degli studenti. L’obiettivo dell’analisi dei risultati è di cercare soluzioni attraverso un confronto con il Comune, il dirigente, e le compagnie di trasporto coinvolte». I maggiori disagi si attestano sulle linee per Paullo (Autoguidovie). Il motivo è semplice: gli studenti escono alle 12.15 e hanno il pullman alle 12.17.
Una mission impossibile guadagnarsi un posto sopra. Stessa cosa quando gli studenti escono: alle 13.10 sono fuori dagli istituti, ma la partenza dei pullman è alle 13.15. Cinque minuti sono più di due ma non abbastanza per raggiungere la fermata quando serve. I questionari raccolti, su 1.735 iscritti ai due licei cremaschi, sono stati circa 300. Quelli che presentano criticità sono 220. Di questi, circa la metà, 127, sono concentrati tra le sedi di largo Falcone e Borsellino e la palestra del San Luigi.
Non che il liceo sia l’unica meta, difficilmente raggiungibile dagli studenti che da Paullo, Zelo, Mediglia e Tribiano che muovono verso Crema. Molti disagi li denunciano gli studenti che frequentano il Pacioli. «Non abbiamo mai un orario fisso di partenza del pullman – si lamenta uno studente -: sabato il pullman è passato con 10 minuti in anticipo. Ormai è un’abitudine: è necessario essere presenti alla fermata molto prima per non rimanere a piedi».
Se la destinazione non è Crema, ma Milano, Lodi o Gorgonzola lo scenario è leggermente migliore. Ma resta la questione irrisolta del “trasporto pubblico”. «Mio figlio e mia nipote di 17 anni vanno a scuola a Gorgonzola e Milano, avendo quindi gli amici fuori dal paese la domenica sono completamente isolati», racconta una mamma. C’è chi per evitare problemi ha rinunciato al mezzo pubblico, affidandosi a quello privato. «Adesso nostro figlio va a scuola a Milano – raccontano altri genitori -: lo portiamo noi in auto per evitare ritardi».
Emiliano Cuti
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