Al Policlinico di San Donato un’equipe di specialisti salva la vita a una bimba di soli sette mesi

L’equipe di specialisti del Policlinico San Donato ha salvato la vita alla piccola Nour che a solo un mese di vita è stata sottoposta ad un delicato intervento a cuore aperto: il 2022 si è chiuso con una storia a lieto fine. La bimba di origine marocchina, affetta da sindrome di Down, è entrata in sala operatoria nel luglio scorso e qualche settimana fa è stata dichiarata dai medici completamente guarita. I suoi genitori, che vivono a Bergamo, quando avevano visto che la neonata respirava male e che stentava a crescere, l’avevano portata al Policlinico San Pietro, appartenente al Gruppo San Donato, dove l’ha visitata il cardiologo pediatra Paolo Ferrero, referente dell’ambulatorio, che riveste il ruolo di ricercatore dell’Unità di cardiopatie congenite del Policlinico San Donato. «Quando ho visitato la bambina - spiega il medico -, gli ho diagnosticato un difetto del setto intraventricolare a causa del quale si crea un passaggio di sangue tra il ventricolo destro e il ventricolo sinistro: una patologia che in una bimba Down comporta dei rischi ancora più elevati. Come di prassi - prosegue -, abbiamo iniziato una cura farmacologica nel tentativo di procrastinare l’operazione al fine di procedere quando la bambina avrebbe raggiunto un peso maggiore. Ma dopo un primo miglioramento, la piccola ha iniziato a dare segni di scompenso cardiaco». Nour è stata quindi trasferita al Policlinico San Donato dove l’ha operata il Responsabile dell’Unità di cardiochirurgia pediatrica Alessandro Giamberti. Dopo l’intervento la piccola paziente è rimasta in ospedale per circa un mese a cui è seguito il periodo di riabilitazione e una lunga serie di controlli, fino all’ultima visita, effettuata in dicembre nel corso della quale Nour è stata considerata guarita. Un sospiro di sollievo per i suoi genitori che hanno vissuto dei momenti di grande preoccupazione.n