nDopo aver vinto la sua battaglia contro al tumore al seno la sandonatese 48enne Carla Piersanti il 5 novembre parteciperà alla New York City Marathon per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione.
«Mi aspetta una strada di 42 chilometri – racconta -, mentre la percorrerò penserò a tutte le donne straordinarie che ho conosciuto, a quelle che come me sono guarite e a quelle che stanno ancora combattendo, inoltre ripercorrerò tutte le tappe che ho compiuto a partire dal giugno del 2016, in cui sono stata operata, fino alla guarigione: correrò consapevole della fatica che mi aspetta, ma determinata a raggiungere il traguardo».
Carla – sposata con due figlie, componente del Consiglio di amministrazione della cooperativa sociale Eureka - , è tra le otto donne che sono state selezionate dalla Fondazione Veronesi, tutte legate alla campagna “Pink is good”, per prendere parte alla maratona di New York. A loro si aggiungerà un altro gruppo di rappresentanti del gentil sesso che hanno alle spalle storie simili, unite nello stesso progetto, per un totale di una ventina di donne italiane che voleranno in America per unirsi al grande evento a cui è legata la raccolta fondi tesa a sostenere le borse di studio e la ricerca. «Io sono stata salvata grazie all’attenzione che ho sempre dedicato allo screening – spiega -, faccio la mammografia ogni due anni, ma nel 2016 avevo anticipato un po’ i tempi rispetto alla scadenza, e mi è stato diagnosticato un tumore. Sono stata sottoposta ad un intervento, poi ho seguito un programma di cure, e sono guarita: proprio durante questa difficile esperienza mi sono resa conto che è fondamentale fare conoscere a tutte le donne l’importanza della prevenzione». Quando nel febbraio scorso Carla, che ama lo sport, ha saputo che la Fondazione Veronesi stava selezionando donne runner per prepararle a partecipare alla maratona, non ha esitato a farsi avanti.
«Sono entrata in un gruppo di persone fantastiche – rivela entusiasta -, con le quali mi sto preparando per l’evento mediante allenamenti bisettimanali che affrontiamo in un bel clima dove sono nate delle amicizie: è il modo più bello per gridare al mondo che non siamo sole, che le donne sono forti, che possiamo rinascere anche dopo esperienze così devastanti».
Oltre ad allenarsi Carla vuol a portare un suo contributo economico a sostegno della campagna contro il tumore al seno. Ha così dato il via ad una raccolta fondi che ha coinvolto la sua rete di conoscenze, ma che al tempo stesso fa anche leva su alcune iniziative di sensibilizzazione. Tra queste stasera presso Cascina Cappuccina di Melegnano, gestita dalla cooperativa Eureka, è stata organizzata una cena il cui ricavato verrà devoluto alla ricerca. «Abbiamo già un centinaio di prenotazioni – conclude -: si è creata una bellissima rete di persone impegnate in un alto obiettivo che io personalmente, dopo l’esperienza che ho vissuto in prima persona, continuerò sicuramente a sostenere anche una volta che si sarà conclusa la maratona».
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