Per la Tangenziale Est Esterna di Milano arriva anche il momento del battesimo. Perché, in mattinata, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato alla Concessionaria Tangenziale Esterna SpA l’assegnazione a TEEM della denominazione alfanumerica A58. Il codice attribuito dal dicastero guidato da Maurizio Lupi all’infrastruttura-sistema (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di nuove Provinciali e Comunali, 15 di riqualificazione di arterie esistenti, 30 di percorsi ciclopedonali, nove Progetti Speciali Ambientali, connessioni con A4, BreBeMi e A1) va considerato un proseguimento delle dizioni conferite in progressione, tra gli anni ’70 e 90, alle Tangenziali Ovest (A50), Est (A51) e Nord (A52). Dall’entrata in esercizio di quest’ultima (’94) sono, quindi, passati vent’anni. Un lasso di tempo tanto ampio da spiegare, più di ogni altra circostanza, il “salto” che si registra tra la denominazione alfanumerica A50 della Ovest e il codice A58 di TEEM. Mentre la modernizzazione infrastrutturale della Grande Milano segnava il passo, le dizioni da A53 ad A57 sono state, del resto, date dal Ministero rispettivamente al Raccordo Bereguardo-Pavia e alle Tangenziali di Pavia, Torino, Napoli e Mestre.
Basta il breve excursus che precede per comprendere il valore simbolico racchiuso nel conferimento a TEEM (investimenti per due miliardi di euro prevalentemente a carico di soggetti privati) della denominazione alfanumerica A58. Tale denominazione deve essere inquadrata, infatti, nell’ottica anticiclica della realizzazione di un’opera strategica progettata non solo per fluidificare il traffico congestionato dell’Area Metropolitana ma anche per favorire la ripresa ponendo cittadini e imprese più al riparo dalle periodiche crisi economiche.
«Colgo l’occasione per anticipare che la nostra infrastruttura, una volta inaugurata (apertura dell’Arco TEEM nel giugno 2014 e dell’intera tratta nel 2015 di Expo), si chiamerà Tangenziale Esterna A58 - ha dichiarato l’amministratore delegato Stefano Maullu -. In questa nuova denominazione non sarà, dunque, compresa la dizione “Est”. Questo perché, com’è noto, la Concessionaria, dopo il 2015 di Expo, attiverà una concertazione con il territorio e le istituzioni finalizzata a valutare l’eventuale necessità della costruzione di altre arterie autostradali e ordinarie».
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