Arrestato dopo un pomeriggio di follia
Il giovane prima è saltato sul tettuccio di un’auto di passaggio, poi ha scavalcato la cancellata di una casa privata e ha tentato di rubare un furgone in transito
Colto da un raptus di follia, semina il panico a Melegnano. Attimi di terrore sulla via Emilia, ma alla fine il 30enne viene bloccato dai carabinieri. Venerdì il pomeriggio di pazzia è iniziato attorno alle 17 quando, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il giovane si è avventato su una macchina ferma sulla via Emilia in attesa del verde all’altezza dell’incrocio semaforico del quartiere Montorfano. Ecco perché, ovviamente terrorizzata alla vista di un atteggiamento tanto inspiegabile, la giovane di Casaletto Lodigiano alla guida dell’auto ha abbandonato il veicolo ed è scappata a piedi. Nella concitazione della fuga, però, si è ferita ad una gamba: tanto che per lei sono state necessarie le cure mediche.
Ma la furia del 30enne non si era ancora arrestata. Dopo essere sceso dal tettuccio della macchina, il giovane ha preso di mira una villa nella zona del Carmine. E così, dopo aver scavalcato il cancello, è salito sul terrazzino dell’abitazione e ha distrutto il pergolato che la circondava. Poi ha rotto la persiana di una finestra per infilarsi nell’appartamento, ma la presenza delle inferriate ne ha di fatto impedito l’ingresso. E a quel punto è tornato nuovamente sulla via Emilia, dove ha bloccato un furgone in transito lungo la statale. Quasi certamente, è la tesi delle forze dell’ordine, voleva fuggire alla guida del mezzo pesante. Ma non ha fatto i conti con gli occupanti del furgone che, dopo averlo vigorosamente respinto, si sono velocemente allontanati. Sulla via Emilia, intanto, sono sopraggiunti i carabinieri di Melegnano guidati dal comandante Domenico Faugiana con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile di San Donato, che hanno tentato in tutti i modi di bloccarlo. Tanto più che il raptus di follia non aveva ancora visto la parola fine. Il 30enne ha infatti iniziato a lanciare delle bottiglie d’acqua sulle auto in transito, che a quell’ora del pomeriggio erano davvero tante. All’inizio non aveva alcuna intenzione di arrendersi: ne è prova il pugno rifilato ad un carabiniere. Alla fine i militari dell’Arma sono finalmente riusciti a bloccarlo. I sanitari della Croce bianca di Melegnano l’hanno quindi trasportato al Predabissi, dove il 30enne è stato medicato. Per lui è scattato infine l’arresto, che sabato mattina è stato convalidato: il giudice ne ha comunque disposto i domiciliari. Della vicenda è stato informato il sindaco Vito Bellomo: «Plaudo al provvidenziale intervento dei carabinieri guidati dal comandante Faugiana, grazie al quale è stata evitata quella che rischiava di trasformarsi in una vera e propria tragedia».
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