Arrestato, fa la maturità “sotto scorta”
Un 19enne liceale di Melegnano coltivava marijuana in cantina
È stato accompagnato a Milano, presso un liceo privato, sotto scorta. E solo così un 19enne di Melegnano ha potuto affrontare le prove scritte di maturità. La notte prima, infatti, è stato arrestato dai carabinieri della stazione locale, perché in tre cantine di pertinenza della sua famiglia aveva realizzato una vera e propria serra, anzi tre, dove coltivava marijuana. Seppur l’epilogo è stato diverso da quello di un celebre film, i carabinieri hanno battezzato questa operazione “Notte prima degli esami” perché ben si adatta alla grottesca situazione di cui è stato protagonista un insospettabile studente melegnanese. Un chilo di marijuana essiccata sono stati posti sotto sequestro per un valore superiore ai 5mila euro e così pure 14 piantine e gli attrezzi della serra. Vista la giovane età e il fatto che è incensurato, ora lo studente si trova in libertà anche perché ha dichiarato che tutta quella “roba” la coltivava per uso personale. E il giudice, pur convalidando l’arresto, ha respinto ogni misura cautelare.
Tutto è iniziato quando, alcuni giorni fa, i condomini di una lussuosa palazzina dove il giovane vive con la famiglia, hanno segnalato alla caserma un forte odore chimico proveniente dalle cantine. All’Arma non è rimasto altro da fare che recarsi nel quartiere, ma quell’odore non ha ingannato minimamente i militari: era l’aroma rilasciato dalla marijuana proveniente da cantine utilizzate da un giovane, che abita nel palazzo con la famiglia. Ecco perché è stato chiamato per aprirle. Ed è bastato che spalancasse le porte su ordine dei carabinieri per imbattersi nella sorpresa.
Tre serre erano state realizzate per la coltivazione della droga da manuale e in grande stile: coperture in alluminio, illuminazione e irrigazione artificiale, essiccatoio e soprattutto 50 piante già essiccate e 14 in vaso. Nella sua stanza altri 3 etti di sostanza impacchettati ed un bilancino di precisione. In totale oltre 1 chilo di marijuana. Per scongiurare intrusioni, evitando che i genitori potessero avere accesso, lo studente era l’unico in possesso delle chiavi. Sono dunque scattate le manette ai polsi del giovane e qui l’altra sorpresa: il ragazzo ha candidamente ammesso che da lì a poche ore avrebbe avuto il primo scritto di maturità presso una prestigiosa scuola privata di Milano. Senza chiudere gli occhi di fronte al reato, il maresciallo Francesco Grittani ha subito avvisato il pubblico ministero che ha disposto non il carcere, ma gli arresti domiciliari con un permesso speciale per poter affrontare (accompagnato silenziosamente e discretamente da carabinieri in borghese) le impegnative prove scritte dell’esame di maturità. A dispetto dell’ingente quantitativo di marijuana il gip ha convalidato l’arresto ma ha rigettato la misura cautelare richiesta dal pm.
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